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Volley, Cuneo ufficializza il ritorno di Ivan Zaytsev in Italia. "Una sfida stimolante". Perugia si gioca la Champions

Cuneo ha strappato il si dello Zar nella stagione del ritorno in Superlega dopo 13 anni. Perugia stasera sogna di conquistare la Champions

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Sembrava una parabola ormai chiusa, ma quando di mezzo c’è Ivan Zaytsev non è mai detta l’ultima parola. Con l’Italia che gli ha riaperto nuovamente le porte, regalandogli una sfida nuova, stimolante e decisamente affascinante. Perché lo Zar, salutata la Turchia (ha giocato da gennaio ad aprile al Galatasaray dopo la parentesi dimenticabile di Monza di inizio stagione), ha deciso di sposare la causa di Cuneo, che ha ritrovato il massimo palcoscenico nazionale a distanza di 13 anni dall’ultima volta. Una nobile decaduta del volley italico pronta a riannodare i fili col passato, e per farlo ha deciso di affidarsi anche al veterano della pallavolo nostrana.

Lo Zar e una nuova sfida: “Convinto dalla passione della gente”

Perché è vero, Zaytsev non è più quel giocatore che una decina d’anni fa (o anche meno) trascinava le proprie compagini verso i traguardi più ambiziosi in campo nazionale e internazionale. Dopotutto a ottobre compirà 37 anni, che sono tanti e sono pochi a seconda delle situazioni, ma nel caso di Ivan sono state soprattutto le “distrazioni” legate alla suggestione di ritrovarsi a giocare a LA28 nel beach volley ad averlo un po’ distolto dall’obiettivo indoor.

Ora però che l’idea di andare stabilmente sulla sabbia è naufragata (resterà un bel divertimento estivo, ma senza i giochi sullo sfondo), ritrovare un po’ di quella fame a Cuneo gli è sembrata una cosa tutto sommato intelligente. “Mi hanno convinto la passione della gente e la voglia della società di creare qualcosa di veramente importante. Cuneo è una piazza iconica della pallavolo italiana e mancava da troppo tempo. Sapere che abbiano scelto me per provare e costruire un nuovo ciclo è qualcosa di stimolante e al tempo stesso mi carica di belle responsabilità.

Era ciò di cui andavo in cerca: una sfida nuova ma elettrizzante, dove spero di poter essere d’aiuto ai giovani, ma anche di poter incidere nel mio ruolo”. Con un desiderio presto rivelato: “Mi piacerebbe indossare la maglia numero 9, penso che “diritto di esperienza e anzianità” potrei anche avanzare la richiesta. Il ruolo? Non è importante, giocherò dove se ne sentirà di più il bisogno”. Salvo sorprese sarà in posto 4, quindi da schiacciatore, con Giulio Pinali confermatissimo in posto 2.

Zaytsev l’uomo di esperienza per rilanciare Cuneo

L’annuncio dell’arrivo in Piemonte di Zaytsev era già trapelato con una certa insistenza nei giorni scorsi, ma la società ha ufficializzato il tutto soltanto a margine della vittoria per 3-0 nella sfida di Supercoppa di A2 contro Brescia. Un messaggio consegnato al maxischermo dell’impianto cuneese ha letteralmente fatto impazzire i tanti tifosi accorsi al palazzetto nella serata della grande festa per il ritorno in Superlega, buona anche per celebrare la fine della carriera di Daniele Sottile, che s’è ritirato con la promozione e con la società che ha deciso di ritirare la sua maglia numero 5.

Con l’innesto di Zaytsev, la MA Acqua San Bernardo cercherà dunque di provare a inserirsi nei discorsi che contano del massimo campionato nazionale: lo Zar arriva in Piemonte dopo aver conquistato tre scudetti, una Coppa Italia, tre Supercoppe e una Coppa CEV, oltre al bronzo olimpico di Londra 2012 e all’argento di Rio 2016. Ma con tanta voglia di rivelarsi ancora un fattore.

Perugia, è la notte dei desideri: c’è la finale di Champions

Nel suo passato Zaytsev è transitato anche per Perugia, e chissà che stasera non gli prenda voglia di gustarsi in TV l’ultimo atto della stagione dei club del volley maschile: la Sir Sicoma Monini è attesa infatti dalla finalissima di Champions League contro i polacchi dell’Aluron Warta Zawiercie, che hanno conquistato l’atto conclusivo ribaltando la partita contro lo Jastrzebski Wiegel (erano sotto 2-0, hanno vinto 3-2).

Decisivo l’ingresso dell’opposto titolare Butryn, che in realtà non avrebbe dovuto giocare per via di un infortunio, ma che a sorpresa ha ritrovato il campo nel momento in cui non c’era più nulla da perdere e con una prova super ha trascinato i compagni alla finale.

Perugia, che ha goduto di quasi 24 ore in più di riposo, vuol mettere le mani sull’unico trofeo che manca alla sua collezione: vincere la Champions aiuterebbe a superare la delusione per la mancata riconquista dello scudetto, ma dovrà farlo senza l’infortunato Russo e probabilmente senza Semeniuk, sostituito con profitto da Ishikawa nella semifinale vinta per 3-0 contro l’Halkbank Ankara.

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