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Volley femminile, Bosetti e Chirichella mandano segnali al nuovo CT (che ancora non c'è): e Novara vola

La schiacciatrice e la centrale anime della Igor Gorgonzola di Bernardi che viaggia a punteggio pieno in vetta alla classifica di A1: per entrambe pronto il ritorno in Nazionale.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

La stagione delle nazionali è lontana, ma in Italia non c’è mai da annoiarsi troppo. E in attesa di sapere chi siederà sulla panchina della nazionale femminile la prossima estate (Julio Velasco resta sempre il favorito, anche se la federazione si sta guardando intorno, poiché l’idea del doppio incarico non sembra aver attecchito ancora a dovere nella stanza dei bottoni), un quadro di quel che sta raccontando l’attuale stagione di Serie A1 è possibile farlo. Con molte delle protagoniste dell’ultima tribolata estate azzurra alle prese con problemi di varia natura, tali da averle un po’ sottratte alle luci dei riflettori.

Non così le giocatrici straniere, che in un modo o nell’altro la scena se la stanno prendendo, eccome: si pensi a Isabelle Haak, martello di Conegliano che sin qui viaggia davvero col pilota automatico, forte anche di un trofeo già messo in vetrina (la Supercoppa vinta contro Milano). Oppure a Vita Akimova, faro di una Novara che ha sorpreso positivamente, lanciando l’esordiente Lorenzo Bernardi nei piani alti della classifica col ruolo di autentica mina vagante nella corsa allo scudetto.

Le stelle azzurre dell’A1 di volley: tutte infortunate

A frenare le fuoriclasse della pallavolo nostrana ci si è messo qualche infortunio di troppo. Prendete Paola Egonu: il suo impatto sul pianeta Vero Volley è stato totale, con prestazioni di grande spessore e con la capacità di saper trascinare le compagne anche nei momenti più duri. Ma dalla gara contro Scandicci dello scorso 22 ottobre le cose si sono fatte un po’ più complicate per l’opposto di Milano, alle prese con un fastidio al ginocchio che ne ha condizionato il rendimento sia nella finale di Supercoppa, sia nell’ultimo turno di campionato, con la vittoria contro Bergamo nella quale ha avuto un ruolo un po’ più marginale del solito.

Nulla di cui preoccuparsi eccessivamente: Paola sta gestendo i carichi in attesa di poter tornare a pieno regime a fare quel che più gli riesce, cioè mettere giù palloni nella metà campo avversaria. E con lei anche Miriam Sylla, che invece nell’ultimo impegno è rimasta proprio a guardare dopo che aveva dovuto abbandonare il campo anzitempo nella sfida contro Conegliano, assenza che peraltro ha pesato tanto nell’economia del match.

A completare il quadro delle infortunate di lusso, ecco Ekaterina Antropova, costretta a saltare a sua volta la sfida di campionato contro la Prosecco Doc Imoco per via di un risentimento muscolare accusato pochi minuti prima del match, di fatto togliendo a Kate la possibilità di confrontarsi con la Haak e in generale contro quella che rimane (numeri alla mano) la squadra da battere.

Bosetti e Chirichella: da Novara con furore

Detto di chi finora sta avendo problemi tali da impedire di rendere al meglio, va da se che alcune delle assenti illustri dell’ultima campagna estiva della nazionale azzurra hanno ripreso a giocare con continuità e con numeri certamente lusinghieri. È il caso di Caterina Bosetti, sacrificata sull’altare proprio della convocazione di Antropova: con Novara sta vivendo un avvio di stagione super, fatto di cinque vittorie su altrettante gare disputate (peraltro tutte “piene”, nessuna al tiebreak) nelle quali ha messo a referto 53 punti totali (41% in attacco), 12 muri e 3 ace.

In una squadra che ha trovato in fretta equilibri e automatismi, Bosetti si sta rivelando una perfetta equilibratrice, in grado di portare esperienza e qualità accanto a giocatrici (Akimova su tutte) che hanno alzato il loro livello. Cosa che si può affermare anche per Cristina Chirichella, altra esclusa eccellente dalle convocazioni estive (lei però, a differenza di Bosetti, lo scorso anno aveva fatto molta più fatica rispetto alle annate precedenti a trovare continuità): l’ex capitano della nazionale ha rimesso le cose al loro posto, con cinque muri di media a partita e 40 punti totali, numeri tali da riproporla come una pedina che in ottica azzurra non può non essere presa in considerazione (e ha pure il 46% in attacco su 64 tentativi totali).

Se si pensa anche al buon avvio di stagione di Sarah Fahr, altro elemento di provata affidabilità al quale Santarelli a Conegliano non se la sente di rinunciare troppo (l’alterna spesso con Marina Lubian, altra colonna portante della nazionale al pari di Anna Danesi, che a Novara il suo contributo lo sta offrendo, eccome), ecco che la competizione per trovare un posto nella nazionale che dovrà inseguire il sogno olimpico (passando per il ranking, quindi per una buona Nations League) è già entrata nel vivo. Della serie: bella gatta da pelare per chi verrà dopo Mazzanti.

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