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Volley Femminile Champions: la solita Egonu stende Mulhouse con 28 punti (e 8 muri!). Scandicci sul velluto

Ancora una volta ci pensa Paola Egonu a trascinare l'Allianz nella sfida contro Mulhouse, che regge due tempi e poi cade senza appello

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Il tris è servito, proprio come era già avvenuto nelle tre precedenti giornate di Champions. Conegliano, Scandicci, Milano: l’Italia del volley al femminile sa solo vincere, almeno nell’Europa che conta, col pass per i quarti di finale della massima competizione continentale che comincia a mostrarsi familiare per le tre nostrane, che continuano a dettare legge e a mandare messaggi bellicosi al resto della compagnia, soprattutto alle squadre turche e polacche: chi vorrà alzare la Champions, quest’anno dovrà per forza di cose fare i conti con la vecchia scuola italiana.

Egonu di un altro pianeta: 28 punti e 8 muri

Milano era l’ultima squadra chiamata ad andare in campo, impegnata nel match contro le francesi del Mulhouse, che una cosa “buona” rispetto al passato l’hanno saputa fare: per la prima volta nei 4 precedenti disputati, sono riuscite nell’impresa di strappare un set al Vero Volley, che nel secondo parziale ha dimenticato di inserire la spina, lasciandosi sopraffare dalla voglia di stupire delle transalpine.

Prima e dopo, però, s’è visto quello che si doveva vedere: Egonu sugli scudi, al solito trascinatrice delle ragazze di Marco Gaspari con 28 punti, due ace e ben 8 muri, e in generale un’Allianz che ha brindato al mese “pieno” d’imbattibilità facendo ruotare diverse interpreti, con Pusic schierata come libero al posto di Castillo e Vittoria Prandi impiegata da regista, chiamata a innescare le braccia potenti di Egonu, Daalderop e Cazaute.

Mulhuose ha fatto quello che poteva fare: nel primo set ha difeso benissimo, tanto che l’Allianz è riuscita a scappare via soltanto grazie alla precisione dalla linea dei 9 metri di Cazaute e Heyrman, che con due ace hanno rotto l’impasse prima di consegnare a Daalderop e a Egonu (brava anche a muro) i punti della sicurezza.

Prima il blackout, poi il pilota automatico

Quella che sembrava una serata tutta in discesa, di colpo s’è fatta assai più complicata per merito soprattutto di Mija Siftar: la schiacciatrice slovena ha inaugurato il secondo set con un paio di ace e in generale con una continuità in attacco a dir poco lodevole, andando a rompere le uova nel paniere a un’Allianz che si colpo s’è scoperta fragile e poco attenta, capace di ritrovare la parità sull’8 pari prima di veder nuovamente scappar via le transalpine, con Snyder bravissima a trovare soluzioni da ogni lato del campo. Egonu ha provato a riportare a contatto le compagne, senza però trovare aiuto.

La strigliata di Gaspari nel break tra secondo e terzo set è servita però per rimettere le cose a posto: un muro di Rettke sul primo scambio del parziale è servito per riaccendere il motore di un Vero Volley che da quel momento in poi non ha concesso più nulla (anche 10 punti di vantaggio), con Paola straripante e Bajema entrata subito in ritmo.

Copione simile nel quarto, con Rettke sugli scudi in avvio e poi tutta Milano brava a non concedere spazio a un Mulhouse a quel punto con la testa già sulla scaletta dell’aereo, con Egonu che firma l’ultimo muro con un monster block su Stifar. L’Allianz resta in vetta a punteggio pieno, seguita dal VakifBank che il suo lo fa, come da copione, lasciando a sua volta un set allo Stara Pazova, prossimo avversario di Milano.

Scandicci vince facile, Ruddins si prende la scena

Nel tardo pomeriggio c’aveva pensato Scandicci a inaugurare la serata di festa delle italiane: contro il Vasas Budapest non c’è stato nemmeno da dannarsi troppo l’anima, con Barbolini che ne ha approfittato per far riposare Herbots, Parrocchiale e Washington, affidandosi in regia a Ognjenovic.

Con Antropova cercata meno del solito, ma comunque capace di mandare a referto 15 punti, c’ha pensato Lindsey Ruddins a fare la parte della leonessa: 17 punti (due al servizio) e 56% in attacco per la statunitense, alla quale la difesa ungherese non ha saputo proprio trovare adeguate contromisure. L’Eczacibasi rimane in scia, ma le toscane restano a punteggio pieno e con il match point per il primo posto sulla propria racchetta (arrivare prime evita di andare ai play-off, qualificando direttamente ai quarti di finale).

Conegliano, 15 di fila. E domenica c’è Scandicci-Novara

Martedì sera, infine, era toccato a Conegliano infilare l’ennesima vittoria (la 15esima su altrettante gare disputate) di un avvio di stagione decisamente a marce ingranate: il 3-0 su Stoccarda è stato anche un po’ più complicato del previsto, anche perché i tanti impegni ravvicinati hanno finito per gravare sulle spalle delle Pantere. Con Haak che pure la fatica l’ha sentita meno del solito, firmando 17 punti.

Nel fine settimana si torna a parlare di Serie A1 Tigotà: Conegliano domenica alle 17 riceve Vallefoglia, Milano va in trasferta a Cuneo alla stessa ora, Scandicci ospita Novara lunedì alle 20,30 in un posticipo per palati fini.

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