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Volley, Italia-Brasile fa sognare: Romanò da urlo, Michieletto e Giannelli stellari, zittito Bernardinho

Le Olimpiadi cominciano alla grande per il sestetto di De Giorgi: 3-1 ai verdeoro, che giocavano...in casa. Grande prova degli Azzurri in difesa e a muro, quanti screzi sotto rete.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Comincia alla grande l’avventura degli Azzurri di De Giorgi all’Olimpiade. Italia-Brasile era il temutissimo match d’esordio, il primo atto di un girone infernale completato dalla Polonia, sulla carta ancor più forte della Selecao, e dalla cenerentola Egitto. Esame superato a pieni voti da Giannelli e compagni, bravi a rispondere colpo su colpo alle provocazioni dei verdeoro e a centrare un successo di capitale importanza (3-1) nella bolgia di Rio. Pardon, di Parigi, ma in un palazzetto dello sport che sembrava addirittura più caldo del Maracanazinho, con una torcida appassionata e rumorosa, persino a volte coi fischi agli Azzurri in battuta.

Italia-Brasile, che battaglia: il Ct verdeoro primattore

A guidare la gazzarra, il “solito” Bernardinho. Una leggenda, più che un allenatore, con sei medaglie olimpiche e tre Mondiali di fila conquistati alla guida della Nazionale brasiliana. Ma anche un consumato e scafatissimo “attore” da parquet. Tante le occasioni in cui il Ct verdeoro ruba la scena con richieste agli arbitri, challenge improbabili chiamati senza senso, proteste reiterate e capaci solo di aizzare la folla. Alla fine ci penseranno gli Azzurri a zittirlo, con una prestazione monumentale. Anche se, va detto, di fronte non c’era il Brasile di qualche tempo fa, uno squadrone praticamente imbattibile, ma una bella squadra piena zeppa di giovani interessanti, come lo scatenato Darlan (25 punti) o come il figlio di Bernardinho, l’eterno Bruninho.

Azzurri, falsa partenza: la rimonta grazie al muro

Italia in campo col sestetto consueto. Giannelli in cabina di regia, Romanò opposto, Michieletto e Lavia schiacciatori, con Russo e Galassi al centro e Balaso libero. Falsa partenza nel primo set, col Brasile costantemente avanti anche di quattro lunghezze (8-12). Romanò è ben controllato, mentre Darlan in attacco non ne sbaglia una. Ma gli Azzurri non mollano e con la spinta del muro (Galassi e Russo alla fine piazzeranno otto punti e tre block a testa) riescono a rifarsi sotto, fino a mettere il naso avanti proprio nel finale di set (25-23). Ovviamente, con un muro vincente. Ed è lo spunto che incanala la gara.

Romanò e Michieletto top scorer, al Brasile non basta Darlan

L’Italia, infatti, parte a razzo nella frazione successiva, con un Romanò finalmente in grado di mettere a terra palloni pesanti e con continuità. Gli Azzurri scappano via, sembrano in grado di poter controllare agevolmente la situazione, zittendo Bernardinho e la torcida. I punti di vantaggio diventano cinque, sei, poi tre sul rettilineo d’arrivo: 24-21. L’Italia si pianta sul più bello (24-25), ma si ritrova e chiude 27-25 con Michieletto, ispirato da un assist in bagher e in recupero di un monumentale Giannelli. Il set vinto agevolmente dal Brasile (18-25) è figlio di un calo fisiologico degli Azzurri, che nel quarto tornano nella loro versione migliore e chiudono autorevolmente: 25-21. Per Romanò 20 punti, per Michieletto 13.

Gioia De Giorgi: ora l’appuntamento con la cenerentola Egitto

Prossimo appuntamento martedì 30 luglio alle 9 contro l’Egitto. Soddisfatto Fefé De Giorgi: “Era importante cominciare vincendo, sapendo che le partite d’esordio in tutte le competizioni sono complicate con qualsiasi avversario perché entra in ballo la voglia di giocare dopo tanta attesa. Normale quindi vedere che ci fosse un pochino di nervosismo. Era importante rompere il ghiaccio nel migliore dei modi e ce l’abbiamo fatta”. E ancora: “I ragazzi hanno giocato con grande personalità soprattutto nel quarto set. La cosa che mi è piaciuta di più è stata la capacità di questa squadra di compensarsi e di aiutarsi. Ci sarà sempre bisogno di queste compensazioni. Nessuna partita sarà semplice e tutte andranno affrontate con la massima attenzione”.

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