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Wanda Nara pronta a farsi da parte

La moglie e procuratrice di Mauro Icardi ha rilasciato una lunga intervista a 'L'Equipe'.

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Wanda Nara pronta a farsi da parte Fonte: 123RF

Wanda Nara, in una lunga intervista rilasciata a L’Equipe, ha parlato della sua vita, dalla storia con Maxi Lopez all’incontro con Mauro Icardi fino a lasciare importanti dichiarazioni sulla sua vita da procuratrice e sul futuro dell’attaccante argentino.

“Avevo 26 anni quando ho divorziato ed ero in Sicilia, gli ultimi due bimbi erano ancora piccolissimi. Il divorzio è mal visto in Argentina, ma non esisteva più fiducia nei confronti di Maxi. Mauro è diventato un amico. Ci siamo confidati l’un l’altro. Siamo finiti insieme senza rendercene conto. Aveva sei anni meno di me, sembrava improbabile. Mi ha immediatamente detto che non voleva giocare con me ma che voleva una relazione seria. È un quarantenne in un corpo giovane”.

Alla domanda su come sia arrivata a fare l’agente di Icardi, risponde così: “Mi ha chiesto consigli spesso per le sue decisioni e poi mi ha detto continua a fare tu, è nato tutto così. Io non ho mai avuto un manager nel mio lavoro, ho negoziato i miei contratti da sola. Dopo il liceo, ho studiato giurisprudenza e gestione aziendale e ho continuato a farlo durante le mie gravidanze. Quando l’agente di Maxi è venuto a casa, ho lasciato la stanza per non disturbare, ma poi mi ha chiesto un consiglio. 

Essendo la moglie di Mauro, non ho alcun interesse a fare soldi sulle sue spalle, a differenza di altri. Tanto è vero che mi è capitato di soprassedere sulla mia commissione. Potrei stare tranquillamente a casa senza fare niente, ma non sarebbe un buon esempio per i miei figli. E poi, la scelta finale resta di Mauro. Altri agenti difendono i loro assistiti in tv e che io sia consulente o meno, Mauro resta uno dei migliori attaccanti al mondo”. 

Il futuro di Icardi, tuttavia, è ancora incerto, ma la showgirl è pronta a farsi da parte: “La non chiamata di Mauro dall’Argentina il mio primo fallimento da agente? Se un giorno Mauro mi chiedesse di rinunciare a fare l’agente, lo farei. Essere sua moglie e sua agente non dice necessariamente molto su di me, ma molto di più su Mauro che ha avuto il coraggio, a dir poco, di scegliermi”.

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