L’attesa nei suoi confronti è riservata a una figura che ha conquistato, con intelligenza e un innegabile pragmatismo, un ruolo riservato fino al suo ingresso a una elite che Kate Middleton ha osservato, studiato ma che non l’ha mai sopraffatta. Ha incarnato un modello contemporaneo, sia nella forma sia nella sostanza, di quanto i cittadini inglesi desideravano potesse elargire una principessa negli anni Duemila e ha messo nei suoi incarichi l’acume che le è proprio, i suoi studi, la sua indubbia preparazione culturale.
La sua malattia,prima che avesse un nome, ha colpito gli inglesi e chiunque abbia ammirato la sua determinata volontà di riuscire a dare una immagine più consona alla monarchia britannica in un’era complicatissima. Kate è Kate, a prescindere dal principe William. E la speranza è di ammirarla a Wimbledon, malgrado le indiscrezioni non consentano ottimismo, ma cautela.
- Wimbledon 2024, come sta Kate Middleton e i rumors
- Le condizioni e il piano B
- Il ruolo di Kate e Wimbledon
- L'anticipazione sulla sua presenza e la sostituta
- La rivoluzione della Principessa di Galles
Wimbledon 2024, come sta Kate Middleton e i rumors
L’auspicio di vederla a Wimbledon, per la consueta premiazione rimane anche se la speranza si va affievolendo anche da parte degli esperti dei tabloid britannici che hanno annunciato, il Daily Mail in primis, che riferisce un avvenimento importante nel quadro della gravità di questa situazione legata alle cure per il cancro a cui si sta sottoponendo la principessa di galles.
A Kate verrà concessa “la massima flessibilità possibile” dall’All England Club, che non prenderà una decisione definitiva prima della mattina della finale femminile di sabato.
Le condizioni e il piano B
D’altronde la sua unica apparizione pubblica in questo 2024 risale al Trooping the Colour, avvenuta quasi cnello stupore e con enorme trasporto da parte degli inglesi dopo che la stessa Kate aveva annunciato a marzo di essersi sottoposta a chemioterapia preventiva per un cancro scoperto dopo un importante intervento chirurgico addominale a gennaio e sui social comunicato come stesse proseguendo il suo percorso terapeutico.
Kensington Palace non ha confermato alcun impegno futuro della Principessa, mentre prosegue la sua convalescenza e anche la sua sorprendente presenza al Trooping the Colour del 15 giugno, ribadiamo, ha destato estrema partecipazione, ma è stata confermata a poche ore dall’evento. Ciò ci impone una riflessione profonda, matura, che compete a ciascuno e mostra il lato più umano di Kate, che si è sempre voluta proiettare vicina a chiunque le chiedesse conforto, un gesto, considerazione.
Il ruolo di Kate e Wimbledon
Wimbledon, per Kate Middleton, è un evento di enorme rilevanza nonché di soddisfazione personale vista la sua passione per il tennis e lo sport che ha sempre praticato e gli incarichi che, negli anni, le sono stati conferiti.
In fondo anche la presenza dei suoi genitori, Carole e Michael Middleton, è stata quasi una forma di rappresentanza del suo impegno, del suo affetto per il torneo sull’erba più celebre a prescindere dal suo ruolo istituzionale, che pure è centrale, nell’ambito dell’All England Lawn Tennis & Croquet Club di Wimbledon.
Kate Middleton sulla carrozza in occasione del Trooping the Colour
L’anticipazione sulla sua presenza e la sostituta
Qualora Kate, dunque, non riuscisse a essere disponibile per le premiazioni a cui tenterà di partecipare secondo quel che trapela, a ricoprire il medesimo incarico è stata designata la duchessa di Gloucester, stando all’autorevole Telegraph che ha interpellato un portavoce di Wimbledon: la decisione non è stata ancora presa e verrà confermata la mattina di ogni finale.
La duchessa di origine danese, che prima di sposare il principe Richard, duca di Gloucester nel 1972, era Birgitte Eva van Deurs Henriksen, è una grande appassionata di tennis e ciò consentirebbe a Wimbledon di continuare la tradizione reale.
Circa 10 membri della famiglia reale hanno infatti presentato i trofei da quando re Giorgio V (all’epoca principe Giorgio) divenne il primo presidente del club nel 1907. Due settimane fa, la presidente dell’All England Club Debbie Jevans ha dichiarato al Telegraph: “Speriamo che la Principessa del Galles possa presentare i trofei in qualità di patrona del Club, ma la sua salute e la sua guarigione sono la priorità”.
Carole e Michael Middleton
La rivoluzione della Principessa di Galles
Una sola riflessione ci suggerisce l’apertura e la massima flessibilità affidata alla sola Kate, che sempre ha saputo tutelare in primis la sua famiglia, e poi lo stesso William come nessuno mai prima.
Che qualunque sia la sua scelta, ha saputo mutare la percezione della Corona britannica rivendicando quella flessibilità, troppo spesso sacrificata in nome della tradizione e che ha concorso a causare sofferenze e dolori immani, nella loro storia recente.