Perentoria, convincente, esaltante. La prima uscita di Jannik Sinner sul prato di Wimbledon rasenta la perfezione: Juan Cerundolo non ha i mezzi per replicare, anche perché l’altoatesino dimostra di star benone arrivando a concedere la miseria di due palle break in tutto l’incontro, peraltro entrambe a inizio del terzo set.
Il debutto di Jannik segna un 6-2 periodico che suona da monito per gli avversari: il servizio funziona che è un piacere, il rovescio è efficace quando serve e per l’argentino non c’è via di scampo. Se serviva una prestazione in grado di dissipare dubbi e perplessità, Sinner non c’ha girato troppo intorno: migliore inizio proprio non avrebbe potuto esserci.
- Subito break per un match senza storia
- L'illusione del sudamericano dura poco
- Le buone sensazioni di Jannik
Subito break per un match senza storia
Break nel game d’apertura, break nel terzo game del primo set: la partenza a razzo dell’altoatesino testimonia la serata di vena dell’italiano, che non lascia scampo a un Cerundolo evidentemente in balia degli eventi. Su un centrale in versione indoor, con il tetto chiuso per ovviare all’insidioso e fastidioso vento di inizio settimana, Sinner dimostra di poter fare il bello e il cattivo tempo.
L’illusione del sudamericano dura poco
L’argentino invece non riesce proprio a destarsi, tanto che – nel secondo set – il secondo e il terzo game sul servizio di Cerundolo diventano terreno fertile per affondare il colpo, con l’italiano che scappa sul 4-1 chiudendo senza patemi. Solo nel secondo game del terzo Jannik si ritrova costretto ad annullare due palle break, complice anche un piccolo passaggio a vuoto che lo costringe a risalire da 0-30.
È solo un’illusione per il sudamericano, che cede nuovamente la battuta nel quinto e nel settimo game lasciando campo libero a un comodo successo di Sinner, atteso ora da un altro argentino, cioè Schwartzman, sempre battuto nei precedenti (ma nessuno sull’erba).
Le buone sensazioni di Jannik
Un esordio così convincente non era forse nemmeno tanto contemplato ma lascia sicuramente sperare quel che solo per eccesso di scaramanzia affidiamo ancora al non detto (ma lo pensiamo eccome), con l’auspicio che quantomeno gli acciacchi di Jannik siano cosa passata. Sinner a fine match è raggiante:
Sono felice, ho dei ricordi bellissimi del torneo e del Centrale, quindi è un onore aver avuto subito questa opportunità di poter scendere in campo in questa cornice. Ho lavorato tanto per essere nella posizione in cui mi trovo, fisicamente sto bene e mi sento sufficientemente pronto per provare a giocare le mie carte. Il livello del mio gioco è stato ottimo, il primo turno è sempre complicato. Poi Cerundolo è mancino, e quindi sempre duro da affrontare. Spero di giocare così bene anche nei prossimi turni.