Jannik Sinner si ferma, la corsa dell’azzurro che quest’anno (ritiro di Madrid a parte) non aveva mai chiuso un torneo prima della semifinale sbatte contro il russo Daniil Medvedev al quinto set. L’italiano ha anche destato preoccupazione nel terzo set quando ha iniziato ad accusare dei giramenti di testa che lo hanno costretto a ricorrere alle cure del medico e a lasciare per qualche minuto il campo da gioco.
- Sinner rivela le sue condizioni
- Nessun ipotesi di ritiro
- Sinner, la maledizione del 5 e le prime critiche
- Alcaraz non sbaglia: è in semifinale
Sinner rivela le sue condizioni
A fine partita nella consueta conferenza stampa le domande a Jannik Sinner vertono soprattutto sulle sue condizioni nel corso del match contro il russo: “Sicuramente non stavo bene, non ho vomitato mia mi girava parecchio la testa. Quei minuti fuori dal campo in realtà sono stati i peggiori e quando sono tornato ho provato a dare il meglio. Mi dispiace non aver vinto il terzo set, quando ho avuto un paio di occasioni ma non sono riuscito a sfruttare”.
Nessun ipotesi di ritiro
Non è chiaro quello che ha provocato il momento di mancamento nel corso del terzo set ma in conferenza Jannik Sinner chiarisce di non aver mai preso in considerazione l’ipotesi di ritiro: “Non ho mai pensato di ritirarmi, anzi mi ha sorpreso essere riuscito ad allungare la partita. Un paio di anni fa mi sono ritirato diversa volte e non voglio farlo solo perché non mi sento bene. Ero in qualche modo in condizione di giocare. Il pubblico mi ha aiutato molto e non vuoi mai abbandonare un quarto di finale in uno slam. Ma questo senza nulla togliere alla prestazione di Daniil”.
Sinner, la maledizione del 5 e le prime critiche
C’è un numero ricorrente in questa giornata amara per Jannik Sinner (con i tifosi italiani che hanno potuto almeno esultare per Jasmine Paolini) ed è il numero 5. Per l’italiano si tratta della quarta sconfitta su cinque partite al quinto set (unica vittoria proprio contro Medvedev nella finale dell’Australian Open) con l’ultima che è la sconfitta contro Alcaraz al Roland Garros. E il cinque è anche il numero di vittorie consecutive che Jannik aveva ottenuto contro il russo che fino al 2023 rappresentava uno dei suoi ostacoli più difficili da superare.
Come era possibile attendersi per l’azzurro arrivano anche le prime critiche. La posizione numero 1 porta tanti fan ma allo stesso anche tante aspettative. La sconfitta ai quarti a Wimbledon, che segue quella in semifinale al Roland Garros ha portato anche molte critiche al tennista azzurra tra chi non lo considera all’altezza di Alcaraz e Djokovic, o chi lo accusa di soffrire troppo frequentemente di problemi fisici.
Alcaraz non sbaglia: è in semifinale
Chi continua a viaggiare senza ostacoli è Carlos Alcaraz che dopo un inizio di 2024 tra alti e bassi sembra aver trovato un passo davvero eccezionale. Il 21enne spagnolo, dopo aver sofferto nei primi due set contro lo statunitense Paul, ha ritrovato subito le giuste sensazioni conquistando la partita in 4 set e avanzando ancora una volta la sua candidatura alla vittoria finale. In semifinale trova proprio Medvedev nella rivincita della semifinale dello scorso anno che vide l’iberico imporsi nettamente in tre set prima di conquistare la vittoria in finale.
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