Alberto Zaccheroni, allenatore del Milan campione d’Italia nel 1999, vede alcune analogie tra i suoi rossoneri e quelli di Pioli: “Quella partita vinta 3-2 contro la Sampdoria a San Siro fu priva di ogni logica. Schemi, coperture: saltò tutto perché la vittoria serviva anche a loro che lottavano per salvarsi. Giocammo di cuore e vincemmo noi. A Firenze ho visto lo stesso spirito, ma il gruppo mi sembra un po’ meno sicuro che nei mesi passati. Non deve: in Serie A nessuno è così compatto, nessuno gioca meglio”.
“Io non parlavo mai di scudetto, pensavo di gara in gara. Ma capii che le cose erano cambiate alla vigilia della trasferta di Udine: la sera prima la Lazio aveva perso 3-1 in casa con la Juve, i miei giocatori avevano un altro sguardo. Dissi a Galliani: ‘Adriano, non so come finirà ma le vinciamo tutte”.
“Questa squadra è l’opposto della mia. Io allenavo Maldini, Costacurta, Boban, Weah, gente che aveva vinto tutto e sembrava a fine ciclo. Il Milan di oggi è giovane, ha un’occasione unica: in rosa quasi nessuno ha mai vinto nulla”, sono le parole alla Gazzetta dello Sport.