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Zaniolo, la notte hard e i file audio: ventenne indagato per revenge porn

Un giovane è indagato con l'accusa di revenge porn in relazione ai file audio inoltrati sui social e riguardanti una presunta notte piccante di Zaniolo con una ragazza a Roma.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Rischia di finire in tribunale la storia della presunta notte hard di Nicolò Zaniolo con una ragazza romana di 22 anni a ottobre 2022 nel parco della Cecchina. Un giovane di vent’anni è stato iscritto nel registro degli indagati per aver diffuso sui social alcuni file audio registrati dalla ragazza, in cui la stessa illustrava dettagli piccanti sul suo incontro con l’attaccante, all’epoca in forza alla Roma. L’accusa: revenge porn.

La notte hard di Zaniolo con una 22enne incontrata in discoteca

L’incontro tra Zaniolo e la ragazza si sarebbe verificato, appunto, lo scorso ottobre in un celebre parco della Capitale, nel quartiere Talenti. Negli audio diffusi on line la 22enne racconta di aver incontrato il calciatore in una discoteca dell’Eur, l’Eden, e di aver deciso di appartarsi con lui in una zona più tranquilla. Tutti i dettagli della nottata sono spiegati dalla viva voce della ragazza, che invia poi i file audio ad alcuni amici. Devono rimanere delle confidenze per pochi intimi, ma quei racconti alcuni mesi dopo diventano virali.

Zaniolo, video virali prima del passaggio dalla Roma al Galatasaray

È a febbraio 2023 che gli audio iniziano a circolare su WhatsApp. Zaniolo, vittima di minacce da parte di alcuni sedicenti tifosi dopo aver manifestato la volontà di lasciare la Roma, è in procinto di trasferirsi al Galatasaray e sui social diventano di pubblico dominio i file relativi alla sua notte hard con la misteriosa 22enne. Notte che il giovane attaccante della Nazionale, oggi all‘Aston Villa, non ha mai smentito e neppure commentato. Un’altra donna di trent’anni, invece, si rivolge alla Polizia Postale: qualcuno ha associato il suo profilo Instagram agli audio, ma lei è del tutto estranea alla vicenda.

Chi ha inoltrato i file audio? Giovane accusato di revenge porn

Per gli inquirenti il primo a inoltrare i vocali ricevuti dalla 22enne – che in uno di questi specifica: “non ho la forza di rifarli diecimila volte. Sto con tre ore di sonno dopo essere andata a dormire alle sette di mattina”, sottolineando l’intenzione di girarli soltanto “a qualche persona” – è stato un giovane di vent’anni, accusato di revenge porn. Il suo legale, l’avvocato Leonardo D’Erasmo, ha rilasciato una dichiarazione riportata dalla Gazzetta dello Sport: “L’imputazione è sbagliata, perché è la ragazza ad annunciare di volerlo inviare a terzi”.

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