A 76 anni e dopo che gli sono stati applicati quattro stent coronarici, Zdenek Zeman già pensa al ritorno in panchina. Ma dovrà attendere ancora un po’, il boemo. E cambiare abitudini. Meno caffè, ma soprattutto meno sigarette. Per tornare al top.
- Zeman sta bene dopo l'operazione: come procede il suo recupero
- Tanta voglia di tornare ad allenatore: ecco quando Zeman potrà farlo
- Missione ritorno: la preparazione del boemo per essere al top
Zeman sta bene dopo l’operazione: come procede il suo recupero
Ieri Zeman è tornato in ospedale per un controllo dopo l’operazione cui è stato sottoposto lo scorso 19 febbraio. Costretto a lasciare la panchina del Pescara, al boemo sono stati impiantati quattro stent coronarici e uno stent carotideo in seguito al malore accusato a inizio febbraio, preceduto dall’ischemia transitoria che lo aveva colpito a dicembre. Dagli accertamenti eseguiti in day hospital presso la clinica Pierangeli di Pescara non sono emersi problemi: il decorso post-operatorio procede secondo la tabella di marcia. Stefano Guarracini, primario di cardiologia della struttura abruzzese, ha fatto sapere che “il mister sta bene” e che “i controlli di routine dopo l’intervento hanno evidenziato un quadro molto confortante, tanto per il cuore quanto per la carotide”.
Tanta voglia di tornare ad allenatore: ecco quando Zeman potrà farlo
Fosse per il boemo, probabilmente tornerebbe in pista già domani. Invece, dovrà rispettare un periodo di riposo di almeno due-tre mesi. A 76 anni, però, la voglia di mettersi in discussione è quella del primo giorno. Come riferisce La Gazzetta dello Sport, al professor Guarracini Zeman avrebbe confessato: “Sono pronto a tornare in campo a settembre”. E c’è da credergli.
Missione ritorno: la preparazione del boemo per essere al top
L’obiettivo, dunque, è presentarsi al meglio della condizione fisica ai nastri di partenza della prossima annata. Come i calciatori, anche Zeman dovrà sostenere un periodo di preparazione per recuperare lo smalto dei momenti migliori. E per raggiungere l’obiettivo dovrà necessariamente rinunciare o limitare alcuni vizi. In particolare, caffè e sigarette. La Rosea riporta che l’allenatore ex Lazio, Roma e Foggia ha promesso al medico che lo segue di “fumare solo quattro sigarette al giorno” anziché le 60 cui è abituato e di bere al massimo “2-3 caffè” a fronte dei 6-7 di sempre. Non solo: dovrà cambiare anche l’alimentazione, riducendo le quantità ed evitando troppi condimenti.