Il sogno di uno slam che è sembrato alla portata di mano e che è sfumato più volte, l’ultima a Melbourne qualche mese fa contro Jannik Sinner. Sascha Zverev continua a inseguire un sogno che però non riesce ad afferrare e finisce anche per lasciare per strada partite, occasioni e soprattutto tanto morale. Il ko nella sua Amburgo è una mazzata da cui dovrà essere bravo a riprendersi subito.
Il crollo con Muller
Ieri il debutto contro lo statunitense Kovacevic era sembrato tutto sommato agevole e oggi il match contro il francese Alexandre Muller doveva rappresentare poco più che una formalità. Zverev lo scorso anno si era spinto fino alla finale contro il francese Fils cedendo solo al terzo set di un match complicato. I tifosi tedeschi si aspettavano un percorso simile anche in questa edizione del torneo ma sin dal primo set qualcosa è andato storto. Muller si è preso d’autorità il primo parziale, Sascha ha saputo reagire riprendendo la partita per i capelli ma al parziale decisivo non ha saputo tenere i nervi saldi e alla fine ha ceduto al tiebreak.
Il distacco da Sinner e Alcaraz
Almeno per qualche tempo Zverev non si dovrà preoccupare dei punti persi ad Amburgo. Il torneo tedesco, infatti, nella scorsa stagione si è disputato a luglio quindi il “conto da pagare” per Sascha arriverà il prossimo 21 luglio quando dovrà cedere i 300 punti conquistati grazie alla finale dello scorso anno. Resta l’ennesima delusione, questa volta in casa, per il numero 3 del mondo che ha lasciato per strada 800 punti a Roma e si è visto sopravanzare da Alcaraz in classifica.
Ma a destare più preoccupazione è il cammino decisamente altalenante di Zverev che in questa stagione è stato uno di quelli che ha giocato di più ma con un record di 24 vinte e 9 perse che sicuramente non era quello che si aspettava. Dopo la finale agli Australian Open ci si aspettava un cammino decisamente diverso da parte sua, invece sono arrivate più delusioni che soddisfazioni con la vittoria nel torneo di Monaco ad aprile che di certo non basta per rendere il periodo positivo.
Roland Garros già decisivo
Dopo il match, Zverev ha rivelato di aver sofferto di uno stato febbrile nella notte prima dell’incontro con Muller per giustificare la sua sconfitta. Ma ora dovrà trovare le energie per poter arrivare nel migliore dei modi al Roland Garros che comincerà la prossima settimana. Non ci sono solo i 1300 punti e la finale dello scorso anno da difendere, ma soprattutto le sue ambizioni. A Parigi, il tedesco dovrà dimostrare di essere un avversario all’altezza di Sinner e di Alcaraz, di poter essere una mina vagante nella loro rivalità e soprattutto di poter ambire a quella vittoria slam che ancora manca alla sua carriera. Un appuntamento che per il 28enne di Amburgo rischia di essere un passaggio chiave per il futuro.