Prima l’annuncio di aver contratto il Corona Virus, poi le voci sempre più frequenti di presunti colloqui con Friedkin propedeutici a un suo ritorno alla Roma, quindi l’emozione per il docufilm trasmesso da Sky e infine la notizia della guarigione dal Covid. Da giorni Francesco Totti è sempre o quasi sulle prime pagine dei giornali e l’ultima è sicuramente la notizia più bella che lo riguarda. Il nervo scoperto, come si evince anche dal film, resta quella pressione che l’ha portato a lasciare il calcio e sull’argomento è intervenuto anche l’ex ds della Roma Sabatini.
Sabatini chiede scusa a Totti
Dice Sabatini: “Ho detto a Totti di smettere più volte, perché avevo paura di vederlo declinare dalle sue capacità, di vederlo tramontare in campo. Ma poi riflettendoci ho capito. Francesco, sui una delle cazzate che ho fatto nella mia vita, ho fatto un grande errore, ti chiedo scusa adesso dopo cinque anni“.
I tifosi della Roma replicano sui social
Un po’ a sorpresa i tifosi della Roma, almeno quelli che commentano sui social, prendono ,le distanze: “Continuare a far giocare un fenomeno assoluto ma di 40 anni e con evidenti limiti fisici (sopratutto nell’ultima stagione) solo per farlo divertire mi sembra una c….” o anche: “L’ultimo anno di Totti che era FERMO adesso non se lo ricordano, ma io lo ricordo bene, se te devi diverti giochi al Pezzana non in serie A”.
C’è chi sottolinea: “Quando Totti ha smesso Sabatini non era da mesi più DS..40anni e 8 mesi..io sono abbastanza scocciato da questa vicenda.. Le sue ultime partite sono state una cosa che raramente dimenticherò..Non era palesemente più in grado di dare il suo contributo.. “.
In tanti trovano evidenti contraddizioni: “I fatti dicono che gli fecero 2 rinnovi da quei consigli … poi certo farà comodo interpretarle diversamente e dire che “ l’hanno fatto smetttere” a soli 40 anni ed 8 mesi ( tra l’altro Sabatini già non c era più )” e infine: “Anche il grande Cochise smise di combattere e appese il suo fucile all’ingresso del wigwam, perché ormai si sentiva vecchio. È ricordato come un grande guerriero, il più coraggioso di tutti, e, soprattutto, per quel gran saggio che fu in tempo di pace”.