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A Napoli come a Capodanno, notte di festa e di tragedia: un morto e 200 feriti

La festa dei tifosi azzurri è durata fino al mattino: tra le note tragiche una sparatoria in cui è morto un 26enne e una ragazza in pericolo di vita dopo essere stata investita

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Lo scudetto che torna a Napoli dopo 33 anni non poteva che generare un’esplosione di gioia nella città partenopea, a tratti incontenibile: nella festa durata tutta la notte, come in un Capodanno tinto d’azzurro, hanno trovato spazio però anche episodi tragici. Un ragazzo di 26 anni è stato ucciso da colpi d’arma da fuoco n quello che però le forze dell’ordine spiegano come un agguato slegato ai festeggiamenti, mentre una ragazza è in pericolo di vita in ospedale dopo essere stata investita da un’auto. Nel complesso 200 i feriti.

Napoli campione: la festa dal Maradona al centro storico

Al fischio finale dell’arbitro Abisso in Udinese-Napoli la gioia dei tifosi azzurri è scoppiata fragorosa in ogni angolo della città. L’epicentro della festa è stato lo stadio Maradona, tutto esaurito per seguire la partita sui maxi-schermi in compagnia del presidente Aurelio De Laurentiis: al termine dell’incontro il pubblico è rimasto sugli spalti a cantare e sventolare bandiere, per poi defluire fuori dall’impianto e continuare lì le celebrazioni dello scudetto.

Il Capodanno azzurro di Napoli campione d’Italia

Ma molti tifosi del Napoli hanno seguito la partita in strada, bar e locali, riversandosi per le vie e le piazze della città al fischio finale. Massima affluenza tra i vicoli del centro storico tinti d’azzurro, con il “largo Maradona”, lo spiazzo antistante il murales dedicato al Pibe de Oro, a ribollire come una caldera di passione per il Napoli, così come Piazza del Plebiscito, luogo simbolo della città. Molti i napoletani che si sono riversati sul lungomare, trasformatosi in una lunga pista azzurra affollata di tifosi che cantavano a squarciagola: “Siamo i campioni d’Italia” e “Napoli torna campione” le hit più intonate. La Torretta, zona tra il lungomare e Fuorigrotta, s’è trasformata in una discoteca con musica ad alto volume fino a tarda notte. Ovunque, in periferia e al centro, fumogeni e soprattutto tanti, tanti fuochi d’artificio.

Napoli campione: un morto e una ferita grave nei festeggiamenti

Come Capodanno, purtroppo, anche i festeggiamenti del Napoli per lo scudetto hanno il loro risvolto tragico. Un ragazzo di 26 anni, Vincenzo Costanzo, è morto all’ospedale Cardarelli dopo essere stato colpito in una sparatoria in zona Ponticelli in cui sono rimaste ferite anche altre 3 persone. Per il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, l’omicidio sarebbe però frutto di un agguato che nulla avrebbe a che fare con i festeggiamenti per lo scudetto.

Complessivamente sono 203 i feriti arrivati nei Pronto Soccorso dei vari ospedali di Napoli, molti dei quali causati da scoppi di petardi. La situazione più grave è quella di una 20enne di Frattamaggiore, comune dell’hinterland partenopeo, investita da un’auto durante i festeggiamenti: la ragazza, ricoverata in codice rosso con trauma cranico ed emorragia cerebrale, è in pericolo di vita.

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