L’assoluzione di Acerbi dopo l’accusa di Juan Jesus a sfondo razziale ha scatenato molte polemiche. Il Napoli ha tutelato il proprio giocatore condannando la decisione del Giudice Sportivo e gli ha dato l’opportunità di difendersi con una nota ufficiale. Il brasiliano, che in un primo momento aveva deciso di accettare le scuse del collega e derubricare tutto a “cose di campo”, ha alzato la voce dopo le dichiarazioni del nerazzurro, che ha negato di aver proferito parole discriminatorie.
- L'Inter non ci sta e chiama in causa Sarri-Mancini
- Sarri-Mancini come Acerbi-Juan Jesus? C'è una differenza
- Il comunicato del Napoli
L’Inter non ci sta e chiama in causa Sarri-Mancini
Stando a quanto raccolto dal Corriere della Sera, l’Inter sarebbe molto infastidita dal comportamento del Napoli e dalle dure parole che stanno utilizzando nei comunicati. Il club azzurro ha deciso di non aderire più a campagne della Lega Serie A contro il razzismo e ha puntato il dito contro Acerbi.
I nerazzurri avrebbero allora chiamato in causa il precedente tra Sarri e Mancini, quando l’allora allenatore partenopeo aveva discriminato con parole omofobe il tecnico avversario. E il club di De Laurentiis in un comunicato scrisse che il mister non si era rivolto in maniera offensiva e invitata l’ex ct della Nazionale ad accettare le scuse. Un atteggiamento garantista che ora i campioni d’Italia in carica non stanno avendo. Ma tra i due casi c’è una grande differenza.
Sarri-Mancini come Acerbi-Juan Jesus? C’è una differenza
Il caso Sarri-Mancini fece molto discutere e il tutto si concluse con una squalifica di due giornate per l’allenatore del Napoli per “aver proferito parole pesantemente offensive, ma non discriminatorie”. Essendo l’ex allenatore dell’Inter dichiaratamente non omosessuale, fece cadere le accuse di omofobia rivolte all’allora tecnico azzurro. Una situazione gestita in modo grottesco, ma che almeno portò alla sanzione (anche se minima e garantista) del mister. Squalifica che per Acerbi invece non è arrivata e che ha scatenato le polemiche da parte del club e anche degli addetti ai lavori, con una morale che è emersa: si può discriminare a bassa voce?
Il comunicato del Napoli
Questa la dura nota del club: “Il signor Acerbi non è stato sanzionato. A questo punto il colpevole dovrebbe, per la ‘giustizia’ sportiva, essere Juan Jesus, che avrebbe accusato un collega ingiustamente. Non è ragionevole pensare che abbia capito male. Il principio di maggiore probabilità di un evento, ampiamente visibile dalla dinamica dei fatti e dalle sue scuse in campo, che nella giustizia sportiva è preso in considerazione, scompare in questa sentenza.
Restiamo basiti. Inoltre, se quanto accaduto in campo, lo dice la sentenza, ‘è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte… dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo’, perché non irrogare a quest’ultimo alcuna sanzione? Perché, poi, lo dice sempre la sentenza, ‘essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa’, nessuna decisione è stata assunta dalla ‘giustizia’ sportiva al riguardo per punire il responsabile? Restiamo ancor più basiti.
Il Napoli non aderirà più a iniziative di mera facciata delle istituzioni calcistiche contro il razzismo e le discriminazioni, continueremo a farle da soli, come abbiamo sempre fatto, con rinnovata convinzione e determinazione”.