Dopo quasi un anno si è finalmente conclusa la vicenda del caso doping riguardante Jannik Sinner con il patteggiamento tra lo stesso e la WADA a una sospensione di tre mesi per il n°1 ATP, che sarà dunque costretto a saltare, tra gli altri, ben quattro Masters 1000, perdendo tutti i punti conquistati l’anno scorso in questo periodo.
Questo stop forzato rischia di compromettere la leadership mondiale di Sinner, con i suoi inseguitori nel ranking che faranno di tutto per avvicinarsi il più possibile a lui in classifica, come Carlos Alcaraz, che a proposito dell’accordo ha detto solamente di voler sfruttare l’assenza di Jannik per tornare al n°1 ATP, anche se il distacco dall’altoatesino è considerevole.
- Alcaraz: “Sospensione Sinner un’opportunità”
- Ma ad Alcaraz non basteranno questi tre mesi e lui lo sa bene
- La scalata al ranking di Alcaraz
Alcaraz: “Sospensione Sinner un’opportunità”
Forse un po’ per evitare di finire al centro di una polemica social, forse un po’ perché nemmeno lui – come tanti altri giocatori del circuito – si è fatto un’idea chiarissima della vicenda, Carlos Alcaraz ha preferito non esprimersi sull’accordo tra Jannik Sinner e la WADA che prevede una sospensione di tre mesi per il n°1 ATP.
Lo spagnolo ha preferito infatti rimanere concentrato su sé stesso e proprio per questo motivo nella sospensione di tre mesi, invece che polemiche con Jannik o con le agenzie antidoping, ha individuato semplicemente un’opportunità per accorciare l’enorme distacco che lo separa in classifica da Sinner: “Sulla sospensione ho poco da dire. Che sia presente o no, a noi giocatori non cambia niente. Restiamo focalizzati su noi stessi e sui nostri obiettivi, come il numero uno, che rimane sempre un traguardo a cui aspiro. Chiaro che l’assenza di Jannik possa essere per me un’opportunità, ma è importante rimanere concentrato sul mio percorso”.
Ma ad Alcaraz non basteranno questi tre mesi e lui lo sa bene
Fare bene, ma anche molto bene, in tutti i tornei che disputerà nei prossimi tre mesi, e ai quali Sinner non potrà partecipare, potrebbe non bastare ad Alcaraz a colmare i 4320 punti che lo separano al momento da Jannik. Di ciò sembra essere consapevole Carlitos, che infatti ha lanciato la sfida anche per i prossimi tornei dello slam, dove Sinner ci sarà, e ai vari Masters 1000 stagionali, consapevole che per tornare al n°1 ATP non gli basteranno gli exploit in alcuni tornei importanti se non saranno accompagnati da risultati positivi anche negli altri, all’insegna di quella continuità di cui va in cerca e che è la principale ragione del divario nel ranking:
“Questa stagione voglio conquistare almeno uno Slam tra i tre restanti e lottare nei Masters 1000. Tutti i tornei sono importanti, proverò ad aggiudicarmi quanti più titoli possibile. Riuscire a ripetermi a Wimbledon, al Roland Garros o allo US Open, mi renderebbe felice. Magari potrei fare ancora meglio”.
La scalata al ranking di Alcaraz
Come detto prima, il distacco tra Sinner e Alcaraz in classifica è di 4320 punti, e già a partire da lunedì 17 febbraio scenderà a 3920 in virtù dei 500 punti che Jannik non ha difeso a Rotterdam – confidando di poterli recuperare a Doha – e della semifinale che lo spagnolo invece raggiunse a Buenos Aires nel 2024. Oltre ai 500 punti del titolo vinto l’anno scorso in Olanda, da cui al 4 maggio – data del termine della sospensione – Sinner perderà altri 1600 punti, ovvero la somma del titolo vinto al Masters 1000 di Miami, della semifinale a Montecarlo e dell’ottavo a Madrid.
In questo stesso periodo Alcaraz invece perderà 1400 punti (esclusi i 100 di Buenos Aires precedentemente nominati), ovvero quello del titolo vinto a Indian Wells, e degli ottavi a Miami e Madrid. Questo significa che indipendentemente dai risultati il divario tra i due scenderà a 3720 punti e considerando che al momento nel calendario di Carlitos risultano essere in programma i Masters 1000 di Indian Wells, Miami e Madrid e gli ATP 500 di Doha e Barcellona, che messi assieme costituirebbero un bottino totale di 4000 punti, il che significa che lo spagnolo per sorpassare Jannik dovrebbe vincere i tre 1000, un 500 e arrivare almeno in finale nell’altro.
Le chance potrebbero aumentare se all’ultimo decidesse di prendere parte anche al Masters di Montecarlo, ma l’impressione è che fondamentale per l’eventuale sorpasso in classifica sarà la continuità di rendimento per tutta la stagione, cercando – ovviamente – di sfruttare questi tre mesi per porre le basi alla scalata nel ranking.