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Alcaraz rientra in campo e punta al trono: "Nadal e Djokovic sono superiori"

Il più giovane NR. 1 della storia ritrova il tennis dopo gli infortuni: "Devo crescere come sportivo e come uomo".

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Il torneo ATP 250 di Buenos Aires ha particolare rilievo per media e tifosi in virtù del ritorno all’attività agonistica di Carlos Alcaraz, fermo da Parigi-Bercy, dove subì un infortunio che lo ha costretto a saltare la Davis e le ATP Finals e che è stato ‘prolungato’ da un altro problemino in allenamento, che lo ha poi spinto ad alzare bandiera bianca a Melbourne.

Il più giovane NR. 1 del Ranking, che calcherà per la prima volta in carriera la terra battuta argentina e che potrebbe esordire contro Fabio Fognini, nel caso lo spezzino superi oggi il primo turno, spiega al quotidiano locale ‘Nacion’ come la sosta sia servita a capire alcune sfumature importanti per la sua carriera

Alcaraz, l’ammissione che spiazza

Il baby prodigio, che assieme a Jannik Sinner e altri giovani rampanti segnerà la nuova era del tennis, ammette di essere arrivato in cima troppo presto: “Certo che ho voglia di vincere subito, anche se sono consapevole non sarà facile essere a mio agio dopo questo stop, ma ho fiducia nel mio gioco e nel mio team; se lavori bene, i risultati arrivano e io sono stato premiato a New York”

L’ammissione sulla precocità del successo gli fa onore: “Ho toccato il Paradiso più velocemente di quel che pensassi, non sono ancora al vertice per il livello di gioco o tenuta mentale, è una posizione che ho meritato per i risultati, ma devo crescere come giocatore di tennis e come persona. I grandi come Rafa, Roger e Novak non si sono mai fermati, hanno lavorato su ogni piccolo miglioramento”

Alcaraz, il rimpianto di inizio carriera

E’ legato proprio a uno dei più grandi il principale rimpianto di quest’inizio carriera che non l’ha però cambiato come persona: “Non ho potuto giocare contro Federer, sono cresciuto guardando il suo tennis fatto di talento e facilità di gioco, è una icona come Messi. Sono più famoso di qualche tempo fa, ma il fatto di venire da un piccolo paese in cui tutti si conoscono aiuta a tenere i piedi per terra”.

Nel tennis moderno, in cui la preparazione va oltre l’allenamento in campo, c’è una caratteristica che reputa preziosa: “Il mio è un tennis fatto di coraggio: non temo gli avversari, ho ambizione naturale, ma quel che conta è avere a disposizione vari schemi, la creatività fa la differenza. Ora si studia molto l’avversario e se sai sorprenderlo, sei un passo in avanti”.

Il record di Alcaraz: è il più giovane NR. 1 del Ranking

A maggio il tennista di Murcia compirà vent’anni, ma dalla sua ha un primato che non potrà migliorare: nel 2022 ha compiuto una scalata di 32 posizioni e l’ultimo passo verso la vetta è stato il più importante, perché è valso la conquista degli US Open. Lo snodo è stato la sfida contro Jannik Sinner, che ha lottato cinque ore nel quarto di finale: nell’ultimo atto lo spagnolo ha regolato 6-4, 2-6, 7-6, 6-3 Casper Ruud.

Il 19enne iberico è stato scalzato nel frattempo da Novak Djokovic sul trono del Ranking ATP, che ha visto dopo il trionfo di Montpellier Jannik Sinner in fase di recupero (l’italiano da NR. 16 è adesso NR. 14). Questa la classifica aggiornata dei top-5: Djokovic ( 7070 punti), Alcaraz (673o punti), Tsitsipas (5940 punti), Ruud (5115 punti) e Rublev (4065 punti).

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