Alessandro Del Piero è tornato in televisione l’ultima voltain qualità di ballerino per una notte, sul palcoscenico di “Ballando con le stelle”, il dance show condotto da Milly Carlucci. Per l’ex capitano della Juventus e campione del Mondo si è trattato di un gradito riproporsi sulla rete ammiraglia della Rai, in un ruolo inedito rispetto al consueto. Dopo l’addio al calcio giocato, Del Piero ha deciso infatti di curare le proprie attività e di esporsi nelle vesti di opinionista con una certa parsimonia e nel solo campo calcistico. Recentemente anche lui si è esposto nella comunicazione relativa alle cautele da adottare contro il coronavirus.
Dove è nato Alex Del Piero
Nato a Conegliano, in provincia di Treviso, il 9 novembre del 1974 ma vissuto a San Vendemiano, Alessandro Del Piero ha iniziato a giocare come tutti i bambini della sua generazione in un anonimo campo di calcio condividendo strada e passione con suo fratello Stefano, anch’egli aspirante giocatore le cui qualità e la cui storia lo hanno poi condotto verso altre realtà (è diventato il suo procuratore). Come racconta lo stesso Del Piero, sul suo sito ufficiale, la sua infanzia e quella di suo fratello sono segnate dalle trasferte sulla 127 bianca di famiglia, l’auto con cui il babbo elettricista portava i due figli in giro per farli giocare. La passione, quella vera, si manifesta fin da piccolissimo quando incontra per la prima volta il pallone. Ed è grazie a questa grande determinazione che Alessandro si riprende, dopo un grave incidente a 9 anni (venne investito da un auto mentre era in bicicletta) e lo stop forzato di un anno per le conseguenze dell’urto alla testa. Del Piero è Del Piero: si riprende e a 13 anni lascia San Vendemiano per il Padova. Ed è una ascesa inarrestabile. Il 28 giugno 1993 Alex Del Piero firma il suo primo contratto con la Juventus. L’inizio di una grande storia d’amore che si conclude nel 2012. Dopo un travagliato addio, il capitano bianconero si trasferisce al Sydney FC e conclude poi la carriera al Dehli Dynamos.
I record del capitano Del Piero
I numeri da giocatore sono impressionanti, al pari del suo talento. “Pinturicchio”, così come lo chiamava l’avvocato Gianni Agnelli per ben dodici anni ha ricoperto il ruolo di capitano della Juventus, riuscendo a centrare dei record notevoli: sia con la maglia della Juventus, sia individuali: 1º nella classifica dei marcatori della Supercoppa italiana, con 3 reti in sei finali disputate, 1º nella classifica dei giocatori italiani ad aver segnato più punizioni in partite ufficiali (52 di cui 42 con la Juventus, 6 con la nazionale, 3 con il Sydney FC e 1 con il Delhi Dynamos); 1º nella classifica dei giocatori italiani ad aver segnato più punizioni con una squadra di club (46 di cui 42 nella Juventus, 3 con il Sydney FC e 1 con il Delhi Dynamos); 1º nella speciale classifica dei giocatori che hanno militato in Serie A ad aver segnato più calci di punizione in carriera con squadre di club con 46 gol. Per citare uno dei suoi primati con la Juve: record di gol fatti, 289. Inoltre ha giocato a Torino ben 19 stagioni e ha totalizzato in Serie A 478 presenze.
Vita privata diAlex Del Piero: moglie e gossip
Molto riservato, quando si tratta della sua vita sentimentale, Del Piero è sposato dal 2005 con Sonia Amoruso, da cui ha avuto tre figli: Tobias, Dorotea e Sasha con cui vive a Los Angeles. Di recente si era vociferata di una crisi matrimoniale, su cui non si è saputo nulla di più fino a quando i due non sono ricomparsi insieme sui social. Sonia, più attiva sui social rispetto a Del Piero, posta spesso le prodezze della piccola che ha dimostrato delle indubbie qualità calcistiche in terra americana, dove Alex ha deciso di acquistare una squadra di calcio e dedicarsi anche a questo dopo aver tentato la strada dell’automobilismo nel lontano 2013 con un team fondato in collaborazione con il noto attore Patrick Dempsey. Da ricordare, oltre a una discreta carriera da testimonial per noti marchi come Uliveto, Fiat e adidas per citarne alcuni, il suo impegno in prima persona per la ricerca contro il cancro, ricevendo il premio dall’AIRC “Credere nella ricerca” (2006).
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