Ufficialmente non si schiera. In realtà, lo fa. Sia pur non esplicitamente. Maurizio Sarri dice la sua sul clamoroso epilogo del rapporto tra Massimiliano Allegri e la Juventus. Lo fa durante la presentazione del torneo in memoria di Niccolò Galli, a Firenze. Anche lui, in fondo, è stato silurato dalla Vecchia Signora. Addirittura dopo uno Scudetto, mentre Allegri “solo” dopo una Coppa Italia. Se non altro, Sarri se n’è andato senza sbattere la porta e senza troppe sceneggiate. Anche se è evidente come pure lui, a un certo punto, sia stato messo alla porta. Al suo posto sarebbe arrivato Andrea Pirlo, poi proprio Massimiliano Allegri.
- Sarri, il giudizio sul diverbio tra Allegri e Giuntoli
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Sarri, il giudizio sul diverbio tra Allegri e Giuntoli
Interpellato sulla situazione, Sarri ha dato una risposta apparentemente di maniera: “Da fuori è difficile farsi un’opinione. Per dire quello che è successo serve essere dentro, viverlo, se no è semplice dire che ha sbagliato uno oppure un altro”. Quindi la frecciata: “Se la Coppa Italia basta per salvare la stagione? Non so, quando il motto di una società è ‘vincere è l’unica cosa che conta’, forse non basta“. Parole al miele invece per il football director bianconero: “Cristiano è la persona giusta, bello tosto, cattivo, competente, determinato. È un ds che porterò sempre nel cuore, abbiamo fatto un ciclo di tre anni a Napoli andando d’accordo e togliendoci grosse soddisfazioni. Ho grande stima di lui”.
Sarri al Bologna? “Richieste solo da Premier e Liga”
Intanto Sarri al momento è alla ricerca di una squadra. Dopo il divorzio dalla Lazio la squadra biancoceleste ha ripreso a correre sotto la guida di Igor Tudor e anche il tecnico nato a Napoli vorrebbe farlo presto. Già, ma dove? “Sono disponibile a tutti i progetti che mi intrigano“, fa sapere strizzando l’occhio al Bologna. Da dove però – assicura – non l’hanno chiamato. “Per adesso le uniche quattro società che mi hanno cercato direttamente in questi mesi sono straniere, in particolare di Premier e della Liga. Dipende dalle opportunità che si verranno a creare e se verrà fuori qualcosa che mi ‘arrapa’ (dice proprio così, ndr) per un programma di medio-lungo termine”.
Fiorentina e Napoli, le squadre del cuore del Comandante
Per Sarri anche due battute sulle “squadre del cuore”, Fiorentina e Napoli. Quella di finire sulla panchina viola, per il momento è soltanto una speranza: “Qualche anno fa mi hanno cercato, ma mai in queste ultime sessioni. L’unico modo per andare a lavorare a Firenze sarebbe andare al Viola Park, suonare e vedere se qualcuno apre. Io sono disponibile a tutti i progetti che mi intrigano e non ho preclusione verso nessuno. Non cerco la Champions o altro”. Infine sugli azzurri: “Sono dispiaciuto. In azzurro ho vissuto tre anni incredibili ed ero felice lo scorso anno per il Napoli anche se ho provato un pizzico di incazzatura perché lo scudetto non è arrivato durante il mo ciclo”.