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Bologna pazza di gioia: lo sfogo di Orsolini, la dedica a Mihajlovic e la festa in piazza

La cavalcata trionfale della squadra di Thiago Motta, aritmeticamente qualificata alla Super Champions League: delirio in città per Zirkzee e compagni

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

Il Bologna è aritmeticamente qualificato alla prossima Champions League, con due giornate d’anticipo. La vittoria di Napoli e il mancato successo della Roma di De Rossi a Bergamo, contro l’Atalanta di Gasperini, consentono alla squadra allenata da Thiago Motta di festeggiare questo storico traguardo prima della fine del campionato. Superata anche la Juventus di Allegri in classifica, complice il pareggio dei bianconeri in casa contro la Salernitana di Colantuono.

Bologna in Champions League: città in festa per la squadra di Thiago Motta

I gol di Ndoye e Posch consentono al Bologna di Thiago Motta di consolidare il piazzamento Champions e di approfittare dei passi falsi di Juventus e Roma, con i giallorossi battuti dall’Atalanta di Gasperini nel posticipo domenicale. È aritmetica la qualificazione dei felsinei alla massima competizione continentale, al termine di una cavalcata incredibile, figlia di idee, gioco e risultati. Un cammino che di fatto è giunto alla sua conclusione nella serata di ieri, con il ko dell’undici di Daniele De Rossi al “Gewiss Stadium”, che ha consentito a Juve e Bologna di staccare il pass per la nuovissima Champions League, grazie ai cinque slot riservati dal ranking Uefa.

Città in delirio al ritorno di Zirkzee e compagni da Napoli, dove gli emiliani sono riusciti ad imporsi con un micidiale uno-due nella prima frazione, davanti ad un “Maradona” in aperta contestazione con Aurelio De Laurentiis per una stagione al di sotto di ogni aspettativa. In festa i tifosi arrivati all’ombra del Vesuvio e i moltissimi rimasti ai piedi della Torre degli Asinelli, che si sono ritrovati ieri sera tra fumogeni e cori, al termine della sfida tra Atalanta e Roma. Adesso, c’è finalmente la matematica: il Bologna torna in Europa a 22 anni dall’ultima volta e in Champions dopo 60 anni, quando fu eliminata dall’Anderlecht con la monetina nella bella del primo turno.

Delirio in Piazza Maggiore alla fine di Atalanta-Roma

La prima esultanza in occasione della doppietta di Charles De Ketelaere, poi l’esplosione di gioia al triplice fischio. Piazza Maggiore in festa per il Bologna di Thiago Motta e per la qualificazione in Champions League, diventata aritmetica grazie al 2-1 di Bergamo. Nonostante il gol dagli 11 metri di Lorenzo Pellegrini, infatti, la Roma di Daniele De Rossi non è riuscita a ribaltare il doppio vantaggio nerazzurro, pagando a caro prezzo anche le fatiche di Leverkusen.

Da Skorupski ad Urbanski, passando per Orsolini ed Aebischer (con gli occhiali scuri, forse per provare a non dare nell’occchio). Intorno all’una di notte, alcuni protagonisti dello straordinario campionato del Bologna sono arrivati in piazza, per godersi l’abbraccio del popolo rossoblù. Cori per tutti, tra baci, abbracci ed esaltazione generale. I calciatori di Thiago Motta si sono poi allontanati nel giro di mezzora, attraverso palazzo d’Accursio. È una notte lunghissima quella vissuta attorno al Nettuno, luogo delle celebrazioni collettive nel capoluogo emiliano. Dallo Scudetto del 1964 alla qualificazione in Champions, in questo glorioso 2024: un filo rosso che si consolida, tenendo unita la storia di Bologna e del Bologna di Joe Saputo. In piazza partono cori, sfottò immancabili per Roma e Juventus, fuochi d’artificio che illuminano San Petronio e palazzo del Podestà. “Mai abbastanza” si legge in uno striscione di un tifoso che non si accontenta. Ci sono bandiere con il simbolo rossoblù al centro del vessillo europeo con le stelle. C’è un coro anche per Carlo Nervo.

Orsolini pazzo di gioia, la dedica a Mihajlovic

Completamente impazzito Riccardo Orsolini, assoluto protagonista della festa in città al ritorno da Napoli. Per le vie di Bologna risuona il coro “Orso, Orso…”, per un calciatore utilizzato da Thiago Motta come una sorta di “super-sub”, in grado di spaccare le partite dal 60′ in avanti. Da anni punto di riferimento della formazione rossoblù, ha vissuto stagioni sfortunate e annate grandiose, come quella che sta per concludersi. Ora, il traguardo più importante: la Champions League.

“Ce lo siamo meritati, con tutta la m….che abbiamo mangiato in questi anni. Qualcosa di impensabile, wow! – ha urlato Orsolini ai microfoni di DAZN, portando con sé in auto l’inviato Alessio Di Giuseppe – Questo dimostra che se credi in te stesso e in quello che fai, tutto viene ripagato”. Poi, non poteva mancare una dedica speciale a Sinisa Mihajlovic, ex allenatore dei felsinei scomparso prematuramente dopo una lunga battaglia con la leucemia: “Certo che c’è un po’ di Sinisa in tutto questo, lui ha messo le basi, le fondamenta per quella che era la squadra. Lui ha trasmesso quella cazzimma che c’aveva lui. Sicuramente, un pensiero va anche lui e non nego che, appena finita Atalanta-Roma, un pensierino a Sinisa ce l’ho fatto…”, ha aggiunto un commosso Orsolini.

A Casteldebole, intanto, hanno fatto partite l’inno della Champions League. La seconda festa, quella ufficiale, partirà lunedì 20, dopo il match con la Juventus: a fine gara ci sarà il tour sul pullman scoperto per salutare la squadra, il tragitto è ancora in corso di definizione.

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