La sfida degli ascolti l’ha persa anche stavolta con Stefano De Martino – mattatore su Rai1 con Affari tuoi – ma quella della simpatia forse l’ha vinta lui: Amadeus per una sera è tornato in prime-time ma ad ospitarlo non era il 9 bensì l’emittente napoletana Televomero, dove ha fatto da one man show nel corso del talk “Il bello del calcio”.
- Amadeus interista sfegatato e il figlio portiere
- Il militare a San Giorgio a Cremano quando il Napoli acquistò Maradona
- La frecciatina a Conte
- Quante squadre ha l'Inter?
- La difesa di Inzaghi
- L'aneddoto su Sanremo
Amadeus interista sfegatato e il figlio portiere
Della sua fede interista si sa tutto, come del motivo per cui il figlio si chiama Josè (“Quando mia moglie Giovanna era incinta andammo a Lisbona in vacanza e non sapevamo ancora se il nascituro era maschio o femmina, in quei giorni Mourinho firmò per l’Inter ed era seduto sull’aereo che lo riportava in Portogallo. Gli feci tanti complimenti e gli dissi che se mio figlio fosse stato un maschio, avrebbe avuto il suo nome“) che, guarda un po’ fa proprio il calciatore.
Da portiere però Josè Sebastiani (Amedeo Sebastiani è il vero nome dello showman) ha lasciato l’Inter per l’Under 16 dell’Udinese: “Lui deve inseguire i suoi sogni, io ho sempre cercato di impedirgli di giocare a calcio perché la vedevo difficile come strada. Il calcio però ha scelto lui e di questo sono felice, il mio divertimento è seguirlo ovunque lui vada ma cerco sempre di stare in disparte. Voglio che sia lui il protagonista in campo”.
Il militare a San Giorgio a Cremano quando il Napoli acquistò Maradona
A Napoli Amadeus si trova bene, tante cose lo legano alla città, dalle due finali di Festivalbar condotte in Piazza Plebiscito, dalla moglie Giovanna che è napoletana e tifosa del Napoli al militare fatto a San Giorgio a Cremano: “La sera in cui Maradona diventò un calciatore azzurro ricordo che ero di guardia in caserma e improvvisamente sparavano tutti, pensai fossimo entrati in guerra… ma poi il comandante ci informò che il Napoli aveva acquistato l’argentino”.
La frecciatina a Conte
Ha parlato molto di calcio Amadeus nel programma su Televomero, pur avendo tessuto le lodi di Conte (“La squadra ha il carattere dell’allenatore: non molla mai, anche quando gioca male, e per questo al momento è quella che ha più possibilità di vincere il tricolore. Tra Inter, Napoli e Atalanta, la formazione di Conte è quella psicologicamente più convinta”), tira un po’ le orecchie al tecnico azzurro per una sua dichiarazione.
Quante squadre ha l’Inter?
Conte tempo fa aveva affermato che l’Inter ha due squadre e mezza ma Amadeus lo smentisce: “Credo che l’Inter in questo momento possa giocare al massimo solo un tempo, non per 90′. Si dice che l’Inter abbia due squadre, in realtà secondo me è una sola e i titolari sono stanchi, chi li sostituisce non è come i titolari. Da interista io vorrei vincere tutto, ma da interista con il cuore napoletano mi farebbe piacere la coppa ai nerazzurri e lo Scudetto al Napoli”.
Una frecciatina c’è anche per Lukaku: “Un giocatore che ruberei al Napoli? Non Lukaku, visto che sono soddisfatto di Lautaro e Thuram. Il belga è un giocatore perfetto per Antonio Conte. Mi piacciono molto McTominay, che prenderei subito, e Lobotka. Lukaku ormai gioca molto spalle alla porta, sono passati 5-6 dalle prime stagioni all’Inter e dunque ha adattato il suo modo di giocare. Può fare di più, è chiaro, e forse ha bisogno di qualcuno che gli giochi vicino in attacco per dargli un maggiore supporto”.
La difesa di Inzaghi
Dopo la difesa d’ufficio per Inzaghi (“Penso che il lavoro dell’allenatore nerazzurro sia positivo, visti gli infortuni, le difficoltà incontrate e il rendimento non ottimale di diversi giocatori chiave dello scorso anno. Io salvo l’allenatore nerazzurro”) un aneddoto legato alle maglie di Juve, Milan e Napoli regalategli durante i Festival di Sanremo.
L’aneddoto su Sanremo
Rivela Amadeus: “Per quello ho deciso di smettere con Sanremo. Ogni anno mi venivano regalate divise di squadre che poi vincevano il campionato, la cosa incredibile è che non sono mai riuscito ad avere nessuno dell’Inter. Ricevetti un pallone autografato da tutti i calciatori, inoltre chiesi a Conte la possibilità di avere Lukaku come ospite ma era difficile avere giocatori disponibili in settimana a causa del campionato. Quando venne il bambino a regalarmi la maglia del Napoli, pensai che gli azzurri avrebbero trionfato”