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America's Cup, Luna Rossa esalta lo spirito di squadra. E in acqua ha dimostrato di essere superiore: Spithill esulta

Nella serie di finale di LVC è sempre botta e risposta, ma Luna Rossa sa di essere più forte, specie come squadra. L'affidabilità però può diventare il fattore determinante

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Il verdetto delle acque di Barcellona è stato piuttosto eloquente: se Luna Rossa non sbaglia, o se soprattutto non è costretta a fermarsi per qualche problema tecnico, questa serie di finale contro Ineos Britannia può soltanto buttarla via. Perché che l’equipaggio italiano sia superiore l’hanno dimostrato abbondantemente le 4 vittorie ottenute nelle 6 regate effettive disputate. Due punti dei britannici, infatti, sono arrivati grazie alle “disgrazie” altrui: quello del 2-1, con la rotture delle stecche che hanno impedito all’imbarcazione italiana di partire, e quella del 4-3, figlio dell’incredibile rottura di un pezzo della prua dopo il primo cancello, quando la sfida era totalmente in equilibrio. Senza questi due inconvenienti, probabilmente la finale della Louis Vuitton Cup avrebbe preso la sua bella piega.

Dalla polvere alle stelle: “magie” tutte italiane

Buon per lo spettacolo, si dirà, anche se la sensazione è che Luna Rossa stia letteralmente scherzando con il fuoco. Certo il punto ottenuto nell’ottava regata ha un valore anche emotivo enorme: tutto sembrava remare contro al consorzio italiano, che è stato invece capace di riparare il danno alla barca a tempo di record (favoloso “l’accrocco” con nastro adesivo e scotch, certo di ultima generazione e tecnologicamente avanzato: come ha detto Checco Bruni, “forse la barca non sarà bella come prima, ma sicuramente sarà efficiente) e dimostrare anche con un simile fardello da dover gestire di essere superiore all’avversario.

Perché nessuno avrebbe solo osato immaginare che l’ottava regata sarebbe potuta filar via liscia come lo è stata nella realtà: un dominio netto e senza fronzoli, tale da far esclamare a più d’uno che davvero questa serie di finale la può soltanto perdere Luna Rossa, piuttosto che vincere ad armi pari Ineos.

Max Sirena da l’esempio e il team lo segue

Lo spirito di gruppo del team italiano è emerso chiaramente nel momento di maggiore difficoltà di tutta la campagna di LVC. E vedere Max Sirena intento ad adoperarsi per riparare il danno ha reso perfettamente il concetto di squadra, portandolo alla massima potenza.

Sirena non c’ha pensato su un istante di più: è salito sulla barca, ha preso le forbici e ha cominciato a tagliare il nastro, come un comune operaio in cantiere. Lui che avrebbe potuto starsene buono da una parte e dirigere gli altri, non ha esitato un istante di più a sporcarsi le mani e dare il proprio contributo alla causa.

E forse si spiega anche così la splendida prestazione dell’equipaggio di Prada Pirelli nella seconda regata di giornata, dove il pronostico pendeva totalmente dalla parte di Ineos, ma dove la differenza in acqua è stata lampante, con Luna Rossa perfetta alla partenza e in tutte le manovre durante gli 8 lati previsti dal match race. Tanto che alla fine le facce un po’ stranite dei britannici non hanno avuto bisogno di molti commenti.

Mercoledì può essere decisivo: vento tra 7-15 nodi

Il punto di svolta di una serie finale avvincente come poche altre nella storia della competizione è dunque ancora lungi dal manifestarsi. Chiaro però che le due regate in programma mercoledì (quando è previsto vento tra i 7 e i 15 nodi) potrebbero sconvolgere una volta per tutte gli equilibri: dovesse succedere quel che non è mai accaduto nei primi 5 giorni di regata, cioè che una barca riuscisse a vincere due match race nella stessa giornata, allora ecco che venerdì (giovedì è previsto riposo) si andrebbe all’11esima regata con il primo match point per chiudere i conti.

Luna Rossa arriverà all’appuntamento con il morale rinfrancato e la consapevolezza di aver attraversato davvero un mare in tempesta, ben più di quanto non abbiano raccontato le reali condizioni meteo.

Umori contrapposti: per Ineos il bicchiere è mezzo vuoto

“Quando questi imprevisti continuano ad arrivare e riesci a risolverli in questo modo, allora capisci che fai parte di una squadra di campioni, ha commentato James Spithill a fine giornata. “Lo shore team ancora una volta ha fatto un lavoro eccezionale, sono stato tutti fantastici, inclusi gli ingegneri strutturali che non hanno perso tempo e sono subito saltati sulla barca per risolvere il problema.

Nella seconda regata potevamo solo essere perfetti, perché sentivamo di dover ripagare quello sforzo, e sinceramente abbiamo fatto un grande match race. Soprattutto abbiamo saputo reggere alla pressione, impedendo a Ineos di attaccarci. Questa giornata c’è servita per imparare molte cose, ora pensiamo alle prossime”.

Soprattutto alla sete di riscatto di Ben Ainslie, che esce dal day 5 con la consapevolezza di non aver sfruttato una colossale opportunità per imprimere una svolta alla serie. Umori contrapposti: per Luna Rossa essere sul 4-4 equivale a una vittoria, per Ineos a una mezza sconfitta. E questo può fare tutta la differenza del mondo.

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