Da sabato a Barcellona giurano che tornerà la bonaccia. E chissà se questo sarà un problema per Ineos Britannia, che doveva andare forte con le onde e invece s’è ritrovata a inseguire durante tutta la prima regata di finale di Louis Vuitton Cup, rimettendo le cose a posto nella seconda (ma non senza fatica). In un’edizione dove tutto è il contrario di tutto, Luna Rossa non può rallegrarsi troppo del vento piatto previsto nel campo di regata: 7-8 nodi al massimo, praticamente il minimo sindacale per gareggiare. Ma a sentire chi ci capisce, condizioni simili potrebbe arrecare molti più problemi ai britannici di quanti non ne dovrebbero avere gli italiani.
- Vento debole in arrivo, ma guai a fare previsioni...
- Ainslie se l'è vista brutta: "Importante vincere gara 2"
- Spithill resta fiducioso: "Siamo dove vogliamo essere"
- Le regate di sabato: solo mezz'ora tra i due match race
Vento debole in arrivo, ma guai a fare previsioni…
Va detto che quando s’è regatato con poco vento, sia Luna Rossa che Ineos un po’ di fatica l’hanno fatta. Addirittura i britannici sono riusciti a perdere due match race contro Alinghi, al quale mediamente rifilavano un chilometro abbondante di distacco con vento a 11-12 nodi.
Luna Rossa con vento debole ha faticato contro American Magic, rischiando di farsi rimontare quando sentiva ormai il profumo della finale (era avanti 4-0, nelle due regate con poco vento s’è ritrovata sempre battuta, addirittura nella sesta neppure in grado di tagliare il traguardo). Insomma, sarà che Prada Pirelli ha dimostrato di essere la barca più “universale” del lotto delle pretendenti al ruolo di sfidante nell’America’s Cup, ma guai a pensare che con vento debole sia realmente tanto più forte. Perché davvero la differenza potrebbero farla piccoli dettagli, e non è detto che questi finiscano per sorridere al consorzio tricolore.
Ainslie se l’è vista brutta: “Importante vincere gara 2”
Di sicuro c’è che Ineos, dopo la batosta incassata nella prima regata, ha capito che contro questa Luna Rossa è bene non scherzare. Anche se Ben Ainslie a parole s’è sempre mostrato molto sicuro di sé e dei mezzi del suo equipaggio. “L’umore della truppa è ottimo, anche perché sapevamo che ci sarebbe stato da battagliare contro questo avversario.
Stiamo però facendo un ottimo lavoro: regatare con vento così sostenuto non era semplice, e per giunta dopo aver commesso alcuni errori nella prima regata sentivamo addosso la pressione del non dover sbagliare nulla nella seconda. La barca era al limite, i cyclor sono stati favolosi nell’erogare la giusta potenza, tutti hanno fatto un lavoro incredibile per riuscire a condurre in porto un risultato fondamentale nell’economia della nostra serie di finale. Detto questo, valutare le reali prestazioni dei sue scafi non è semplice: chi è partito meglio è stato bravissimo a gestire le operazioni e a impedire ai rivali di rifarsi sotto. È stato tutto impegnativo, ma anche divertente”.
Spithill resta fiducioso: “Siamo dove vogliamo essere”
James Spithill è sembrato invece quasi rilassato dopo i 16 lati che hanno contraddistinto la prima giornata di gare. Lui in fondo alle condizioni estreme c’è abituato da sempre: non lo spaventava l’idea di competere con vento a 20 nodi, non lo spaventa certo la prospettiva di farlo con vento molto più debole.
“C’è equilibrio, ma questa cosa la sapevamo già. Nella prima regata Ineos ha commesso un paio di errori e non siamo stati bravi nell’approfittarne, mentre nella seconda loro hanno regatato in modo assai pulito, costringendoci a restare in scia ma senza darci mai l’opportunità di sopravanzarli. Con tutte quelle onde, non commettere errori era davvero difficile, al punto che sarebbe bastato poco per rimettere tutto in discussione. Entrambi gli equipaggi hanno fatto un gran lavoro, ora però è tempo di analizzare i dati e ripartire”.
Le regate di sabato: solo mezz’ora tra i due match race
Sabato e domenica saranno potenzialmente cruciali per indirizzare la serie, con quattro regate che potrebbero aiutare a rompere l’equilibrio ammirato nella prima giornata di regate. Se sabato è previsto vento debole, domenica le previsioni danno un paio di nodi in più (tra 10-12), condizioni che ricalcherebbero quelle della sfida di spareggio per il primo posto nel round robin, vinta da Ineos (ma Luna Rossa, va ricordato, veniva dal problema al software che ne aveva condizionato le ultime regate).
Tra l’altro sabato è stata annunciata una novità: il match race numero 3 partirà alle 14,10, mentre il match race numero 4 avrà inizio alle 15,15, con una pausa indicativa di poco più di mezzora rispetto alla prima regata (e non un’ora, come avvenuto giovedì). Il tutto al netto di possibili slittamenti dovuti alle condizioni del vento sul campo di gara: sotto i 6,5 nodi non si può regatare, e ad oggi quello sembra il pericolo maggiore.