Doveva essere un turno di campionato favorevole al Milan e, invece, Napoli e Inter hanno recuperato due punti sulla capolista, bloccata a San Siro dal Bologna. Il Diavolo ha perso smalto e il calendario non aiuta.
Milan, l’attacco non segna più
Nelle ultime cinque gare di campionato, il Milan ha vinto tre volte, pareggiando in due occasioni (Udinese e Bologna). Il dato confortante è che non subisce gol da quattro partite ma c’è anche una statistica preoccupante: solo quattro gol segnati nelle ultime cinque uscite. Un problema per una squadra che ha sempre trovato la via della rete in maniera continuativa.
Contro il Bologna, il Milan ha tirato verso la porta avversaria 33 volte senza riuscire a mettere a segno neppure una rete (record dalla stagione 2004/05). L’ultima rete firmata da un attaccante rossonero (Olivier Giroud) è arrivata circa un mese fa, il 6 marzo nel big match con il Napoli. L’ultimo squillo di Rafael Leao risale al 25 febbraio, in rete contro l’Udinese. E Zlatan Ibrahimovic? Complici i tanti infortuni, non festeggia un gol dal 9 gennaio scorso (in rete a Venezia).
Milan, il calendario è complicato
Oltre alla siccità offensiva, il Milan deve fare i conti con un calendario pieno di insidie. Nelle ultime sette gare di campionato, il Diavolo dovrà affrontare squadre di ottima levatura. Nello specifico, i rossoneri sono attesi dalle seguenti sfide: Torino (in trasferta), Genoa (in casa), Lazio (in trasferta), Fiorentina (in casa), Hellas Verona (trasferta), Atalanta (in casa) e Sassuolo (in trasferta).
Un calendario duro, soprattutto paragonato a quello dell’Inter (un solo big match, contro la Roma dell’ex José Mourinho) e a quello del Napoli che affronta Fiorentina, Roma e Sassuolo ma sempre davanti al proprio pubblico.
Pioli, il fattore Ibrahimovic
Stefano Pioli è chiamato a scuotere la squadra il prima possibile per non rischiare di restare con un pugno di mosche in mano al termine della volata Scudetto. La buona notizia è il ritorno di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, contro il Bologna, è apparso in buone condizioni fisiche. La sua leadership in campo potrebbe diventare un fattore determinante. Dopo il mezzo passo falso col Bologna, serve una pronta reazione sul difficile campo del Torino.