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Arbitri: il Var perde un altro big, dopo Irrati anche Valeri lascia la Can e Orsato si è dimesso, cosa è successo

I due migliori esperti di Var si sono non saranno presenti al raduno di Cascia e non saranno al via della serie A nella stagione che sta per iniziare

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Le gare delle Olimpiadi dove è ancora impegnato saranno le ultime come rappresentante della Can per Paolo Valeri, uno dei migliori varisti italiani che era stato impegnato anche a Euro2024. Dopo l’addio di Massimiliano Irrati, top del settore, la sala di Lissone perde i numeri uno nella moviola a pochi giorni dal raduno pre-campionato e a due settimane dall’inizio del campionato.

Valeri lascia la Can per lavorare in Grecia

Paolo Valeri, che in questi giorni a Parigi ha fatto parlare di sè per la gara delle polemiche tra Argentina e Marocco, ha infatti lasciato definitivamente la CAN e, di conseguenza, non sarà al VAR nel corso della prossima stagione. L’arbitro italiano, infatti, è stato nominato in qualità di Var project leader arbitri in Grecia. Ad attribuirgli questa carica è stato direttamente il neo presidente della federazione Greca Makis Gkagkatsis, il quale l’ha convinto a sposare il progetto del calcio ellenico. La nuova commissione arbitrale nominata dal neo presidente federale Makis Gkagkatsis sarà composta dal francese Stephane Lannoy, responsabile degli arbitri; dall’italiano Paolo Valeri, Var Project Leader, e dallo spagnolo Roberto Alonso Fernandez.

L’addio di Irrati delle scorse settimane

Nelle scorse settimane era stato Massimiliano Irrati a rassegnare le sue dimissioni dall’AIA ed anche lui nella prossima stagione non sarà più al Var delle gare di serie A. L’annuncio, non ancora ufficiale, era arrivato da un ex collega come Gianpaolo Calvarese. Dopo il ritiro dall’arbitraggio, l’ex fischietto si era dedicato esclusivamente al ruolo di Var nel quale era diventato un punto di riferimento per la classe arbitrale italiana.

Il fischietto toscano meno di un anno fa disse in un’intervista a La Repubblica. “È un’attività talmente specializzata che serve farlo il 100% del tempo. In campo bisogna avere un impatto anche irruente con i calciatori, in cabina no. Un VAR deve essere stato arbitro di alto livello, o almeno della stessa categoria in cui va ad operare. Ma anche UEFA e FIFA hanno preso questa strada: quando diventi élite fai solo una delle due. Quando sei arbitro pensi a quello, ma poi se vai a fare il VAR puoi essere focalizzato anche sull’aspetto arbitrale: non dico che giustifichi la decisione presa sul campo, ma rischi di solidarizzare con lui e anche se la decisione è sbagliata dici: “So cosa si prova, non voglio rovinargli la giornata”.

Ora la rivelazione di Calvarese che non rivela però i motivi della scelta: “Ha presentato nei giorni scorsi le sue dimissioni dall’Associazione Italiana Arbitri. Ciò significa che non sarà più al Var a partire dalla prossima stagione. Ora Irrati potrebbe diventare un istruttore della Fifa per quanto riguarda proprio il Var. Avrà questo ruolo già alle Olimpiadi di Parigi e potrebbe avere lo stesso incarico anche in futuro.

La storia dell’arbitro toscano racconta di esperienze decisamente importanti visto che nel 2018 era stato designato come addetto al Var per la prima finale dei Mondiali (2018, Francia-Croazia) con la nuova tecnologia. Da quel momento per lui sono arrivati finali importantissimi in Europa e anche in occasione di Euro 2024 è stato lui l’addetto Var per la finale tra Spagna e Inghilterra.

Il designatore Rocchi nei guai

Problemi dunque per il designatore Rocchi, che potrebbe richiamare alcuni varisti dismessi nella scorsa stagione. I migliori rimasti su piazza ora sono Alessandro Di Paolo di Avezzano, Paolo Mazzoleni di Bergamo, Valerio Marini di Roma e Luigi Nasca di Bari, poi ci sono Antonio Di Martino di Teramo, Matteo Gariglio di Pinerolo, Lorenzo Maggioni di Lecco, Francesco Meraviglia di Pistoia), Gianpiero Miele di Nola e Marco Serra di Torino.

Ufficiali dimissioni Orsato

Intanto dopo il giallo dei giorni scorsi Daniele Orsato si è ufficialmente dimesso dalla CAN: inviata la lettera in cui annuncia il ritiro, missiva che è stata accettata. Finisce dunque la sua carriera da fischietto (arbitrava dal 2002, è stato arbitro FIFA dal 2010 al 2024 e nel 2020 ha vinto il premio come miglior arbitro al mondo) ma resta membro AIA e quindi può essere a disposizione per eventuali ruoli dirigenziali: in Figc, spiega il Corriere dello Sport, molti spingono perché entri come vice nella Commissione guidata da Rocchi.

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