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Arbitro aggredito in Sicilia nei playoff U17 con calci e pugni: Riposto esclusa dal campionato e squalifiche fino al 2030 

Il 19enne direttore di gara era stato picchiato dai tesserati della squadra di casa, ora esclusa dalla competizione: 11 i tesserati sospesi

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Ancora un episodio di violenza contro un arbitro nel calcio italiano: durante una gara dei playoff U17 in Sicilia, il direttore di gara 19enne è stato aggredito fisicamente dai calciatori e dirigenti del Riposto, club della provincia di Catania. Oggi sono arrivate le maxi-squalifiche: 11 i tesserati sospesi, alcuni fino al 2030.

Arbitro lavoro pericoloso: la denuncia di Guida

Fare l’arbitro non è mai stato facile in Italia, gli episodi di violenza fisica e verbale nei confronti dei direttori di gara continuano a ripetersi ciclicamente sui campi del calcio minore, ma anche i fischietti della serie A continuano a svolgere con difficoltà il proprio lavoro: ieri hanno fatto rumore le parole dell’arbitro napoletano Marco Guida, che ha raccontato di aver chiesto di non dirigere più il Napoli per evitare critiche o attacchi da parte dei tifosi quando non indossa la divisa da arbitro, nella vita di tutti i giorni.

Arbitro dell’U17 aggredito in Sicilia

L’ultimo episodio di violenza contro un arbitro è stato registrato in Sicilia, durante la partita dei playoff della categoria Allievi/U17 tra la Russo Sebastiano Calcio Riposto e il Parede, disputata disputata allo stadio Luigi Averna di Torre Archirafi, in provincia di Catania. Il giovanissimo arbitro, appena 19 anni, è stato aggredito fisicamente da giocatori e dirigenti della squadra di casa: la folla ha circondato il direttore di gara colpendolo con schiaffi e pugni; un dirigente, che svolgeva il ruolo di assistente di gara, lo ha anche colpito con la bandierina.

Ad evitare il peggio, l’intervento di una persona che lo ha trascinato fuori dal campo e poi dei carabinieri, che hanno anche acquisito le immagini del video dell’aggressione, diventato poi virale sui social network. Per sottolineare la gravità del fatto e mostrare solidarietà al giovane arbitro, l’Aia ha oscurato il proprio sito ufficiale.

Arbitro aggredito in Sicilia: scattano le maxi-squalifiche

Nella giornata di oggi la giustizia sportiva s’è pronunciata su quanto avvenuto a Torre Archirafi, comminando sanzioni esemplari al Riposto e ai suoi tesserati. La squadra è stata infatti esclusa dal campionato Allievi/U17 siciliano e punita con un’ammenda di 500 euro. Ma la parte più severa della sentenza riguarda le squalifiche: 11 persone tra dirigenti, tecnici e giocatori del Riposto sono stati sospesi, 9 delle quali fino al 5 aprile del 2030. Un altro tesserato è stato squalificato fino al 2028, mentre la sanzione per il tecnico è stata limitata a giugno 2025, dato che l’allenatore in un secondo momento ha provato a proteggere il giovane arbitro.

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