Dopo essersi presa gli ottavi per la seconda volta nella sua storia, grazie ai due successi di misura su Tunisia e Danimarca nel Gruppo D, l’Australia è costretta, esattamente come nel 2006 in Germania contro l’Italia, a salutare il Mondiale agli ottavi di finale. All’Argentina basta il 2-1, non senza brividi finali, con gli australiani che sfiorano il pareggio all’ultimo respiro. Bene Messi, Benissimo E. Martinez. Bocciato Lautaro Martinez. Disastroso l’estremo difensore australiano, Ryan. E l’Albiceleste è ai quarti, dove se la vedrà con l’Olanda.
- Argentina-Australia, l'Albiceleste non sbaglia
- Argentina-Australia, le pagelle di Messi e compagni
- Argentina-Australia, le pagelle dei Socceroos
- Argentina-Australia, Adani non si smentisce
Argentina-Australia, l’Albiceleste non sbaglia
In un primo tempo soporifero, i due Ct., Scaloni e Arnold, sembrano giocare a scacchi sul terreno di gioco, con l’argentino a muovere le pedine con costanza e l’australiano a interpretare il match con ordine e attenzione. Prima metà di frazione con l’undici sudamericano a controllare, seconda parte di marca australiana che, nel suo momento migliore, commette l’errore di lasciare un fazzoletto di campo a Messi. Il risultato è scontato: Argentina avanti e gara in discesa per l’undici di Scaloni, che a inizio ripresa trova il raddoppio grazie alla pressione altissima di De Paul e Alvarez su Ryan: palla conquistata e colpo da biliardo di Alvarez.
Le squadre si allungano e ne giova lo spettacolo. L’Australia torna in partita con la sfortunata deviazione di E. Fernandez sulla botta dalla distanza di Goodwin che vale il 2-1. Dall’altra parte del campo l’attaccante dell’Inter, Lautaro Martinez, si divora tre grandi occasioni in fotocopia dal centrosinistra e rende complicatissimo il finale ai suoi. Ci vogliono un intervento mostruoso di Lisandro Martinez su Behich e la grande riposta di E. Martinez su Kuol per sancire il finale e aprire le porte dei quarti all’Albiceleste. Prossimo step, l’Olanda, vittoriosa nel pomeriggio contro gli Stati Uniti d’America.
Argentina-Australia, le pagelle di Messi e compagni
- E. Martinez 7 – Inoperoso per larga parte del match, ci pensa Otamendi a metterlo in difficoltà con un retropassaggio corto che lo costringe all’uscita su Duke. Nel finale, si supera su Kuol
- Molina 6 – Si vede poco, l’ex Udinese, che fa il suo, ma in avanti non si vede praticamente mai (80′ Montiel sv)
- Romero 6,5 – Il più attento della retroguardia di Scaloni
- Otamendi 5,5 – Non sempre puntuale nelle chiusure, concede qualcosa di troppo all’esuberanza australiana e rischia su un retropassaggio suicida che complica la vita a E. Martinez
- Acuna 6,5 – Prova pimpante per l’esterno, che si fa vedere anche in proiezione offensiva ed è solido in difesa (72′ Tagliafico sv)
- De Paul 6,5 – Non precisissimo in alcune scelte, ha il merito di non strappare la sfera a Ryan sul gol del raddoppio di Alvarez
- Enzo Fernandez 7 – Tocca una mezza infinità di palloni e lo fa sempre con ordine e precisione. Sfortunato sulla deviazione che porta al 2-1
- Mac Allister 6 – In una squadra ricca di classe, fa legna senza scomporsi mai (80′ Palacios sv)
- Gomez 5,5 – La prima conclusione è sua, ma la spara alle stelle. Svaria su tutto il fronte d’attacco, un po’ come tutti i compagni di reparto, ma gli manca sempre il guizzo (50′ Lisandro Martinez 7 Se in avanti si vede poco, il suo intervento in spaccata a pochi centimetri dalla linea di porta su Behich nega il 2-2)
- Alvarez 7,5 – Corre, pressa e non molla la presa su nessun pallone e nessun avversario e il gol del raddoppio (71′ Lautaro Martínez 5 – tre occasioni limpide e zero gol, questa la fotografia della sua gara: sbatte due volte su Ryan e spara alle stelle)
- Messi 7 – Un’occasione. Un gol. Si accende nella ripresa, la Pulce, e per l’Australia scatta l’allarme ogni volta che ha la sfera tra i piedi. Nel giorno della presenza assoluta numero mille della sua carriera, quello che lo vede superare Maradona per il numero di reti al Mondiale (9, a meno 1 da Batistuta), porta l’Albiceleste ai quarti.
Argentina-Australia, le pagelle dei Socceroos
Gli australiani interpretano bene la gara, ma non riescono ad arginare la classe dei sudamericani. Bocciatura per Ryan che, nonostante qualche ottimo intervento, ha il grande demerito di confezionare il raddoppio per Alvarez con una giocata sciagurata in area. Appena sotto la sufficienza la linea difensiva, che fa quello che può per contrastare le avanzate di Messi e compagni. La mediana regge per la prima mezz’ora, con un pressing asfissiante che non lascia ragionare gli avversari. Con il passare dei minuti, però, i ritmi crescono e gli spazi si aprono. Buono l’impatto di Hrustic, intraprendente Behich, che sfiora il 2-2. Attacco praticamente nullo fino all’ingresso di Goodwin e Kuol. Il primo calcia ed è fortunato per il 2-1, il secondo fa un ottimo movimento in area, ma sbatte su un super E. Martinez all’ultima occasione.
Argentina-Australia, Adani non si smentisce
Ancora una volta, la telecronaca sopra le righe di Lele Adani scatena i tifosi sui social. L’apice sulla rete del vantaggio di Lionel Messi. Come con in occasione del gol messo a segno contro il Messico, Adani, non trattiene l’entusiasmo ed esplode in un’esultanza ai limiti del blasfemo:
Eccolo qui, eccolo qui. mille e uno mas, mille e uno mas… trasforma l’acqua in vino da quella posizione. Fantastico! Il miglior giocatore del mondo, fa mille presenze e come le fa? Facendo la stessa cosa, il calcio migliore che potete vedere sul pianeta terra. Eccolo qui, Leo Messi.
Sul web, qualcuno domanda: “Ma RaiUno è improvvisamente diventato “Argentina channel“??” e ancora: “Adani paragona Messi a Gesù E poi?”, “Io napoletano che ho sempre amato l’Argentina per Maradona sono costretto a tifargli contro solo per non sentire più questi deliri di Adani quando gioca Messi”, “Telecronaca sempre da tifoso e grida ad ogni cosa fatta dagli argentini. Behich aveva quasi fatto un gol alla Messi ed ha commentato deviando il discorso sull intervento di Lisandro Martinez”. Infine, un tifoso domanda: “Invece di trasmutare l’acqua in vino, Messi non potrebbe tentare un esorcismo così da liberare Adani dai demoni che certamente lo possiedono?”