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Argentina, solo pari col Venezuela ma era pallanuoto come Perugia-Juve, Messi indignato, Brasile ok in rimonta

Il ritorno di Messi non basta all'Albiceleste fermata 1-1 dal Venezuela nella 'piscina' del Monumental di Maturin. Riscatto Brasile col Cile

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

La nona giornata delle qualificazioni sudamericane al Mondiale 2026 segna un’altra frenata dell’Argentina e il riscatto del Brasile, che supera in rimonta il Cile. Il ritorno di Messi non basta a Scaloni: il Venezuela ma soprattutto la pioggia torrenziale che ha scandito il match di Maturin bloccano i campioni di tutto sull’1-1.

Argentina,1-1 col Venezuela nella ‘piscina’ di Maturin

Dopo la sconfitta con la Colombia, l’Argentina era chiamata a rilanciarsi col Venezuela in una partita che sin dai giorni antecedenti si era mostrata stregata. La Seleccion, infatti, ha seriamente rischiato di rimanere bloccata a Miami a causa dell’uragano Milton che ha flagellato la Florida.

Il ritorno di Messi, assente dalla finale di Coppa America, non è servito a conquistare l’intera posta in palio, anche per le condizioni estreme del terreno di gioco. Più che un campo il Monumental di Maturin si è presentato in versione piscina per via della pioggia incessante che ha fatto slittare l’inizio dell’incontro di trenta minuti. Insomma, una partita di pallanuoto come fu Perugia-Juve del 2000 che consegnò lo scudetto alla Lazio. Argentina avanti al 13′ col veterano Otamendi, nella ripresa il pareggio dello scatenato Rondon.

La delusione di Messi e l’imbattibilità del Venezuela

A fine partita il capitano dell’Argentina Leo Messi ha espresso tutto il suo disappunto per le condizioni del Monumental che ha penalizzato il palleggio degli uomini di Scaloni. “Non riuscivamo a fare due passaggi di fila né si poteva giocare all’indietro perché l’acqua fermava il pallone – ha detto il fuoriclasse dell’Inter Miami -. Ne è venuta fuori una partita brutta e complicata”.

Con 19 punti l’Albiceleste ha comunque conservato il primato in classifica per via del ko della Colombia con la Bolivia. Il Venezuela, dal canto suo, ha difeso quell’imbattibilità casalinga che dura da due anni e mezzo e con 11 punti il sogno Mondiale diventa sempre più concreto.

Riscatto Brasile: la Seleçao si rilancia in classifica

Finalmente una boccata d’ossigeno per Dorival Junior. Il Brasile torna a vincere e lo fa battendo in rimonta il Cile all’Estadio Julio Martinez Pradanos di Santiago. L’avvio di partita è da incubo per la Seleçao, che dopo 2′ incassa il gol della meteora ex Napoli Edu Vargas.

La riscossa porta la firma di due eroi a sorpresa: nel recupero del primo tempo Igor Jesus, 23enne attaccante del Botafogo al debutto in nazionale, pareggia di testa su assist di Savinho, quindi in zona Cesarini è Luiz Henrique a decidere il match con un gran sinistro. Con questa vittoria il Brasile sale a quota 13 e si appropria del quarto posto. Pareggio a reti bianche, invece, tra Ecuador e Paraguay.

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