Nelle griglie estive nessuno si sarebbe sognato di escludere a priori Juventus e Milan dalla lotta per lo scudetto, men che mai dal quartetto valido per la prossima Champions ma i numeri di inizio stagione dicono il contrario. Nello scontro diretto i bianconeri sono riusciti a risalire al quarto posto mentre per il Diavolo è sempre più dura. Con Napoli, Inter e la stessa Atalanta che volano non c’è più tempo per Arrigo Sacchi: le due grandi big del Nord devono già dire addio allo scudetto.
Juve e Milan, storie parallele
Ci sono alcune analogie tra le due squadre: entrambe hanno cambiato allenatore rispetto alla scorsa stagione (il Milan due volte) e hanno fatto acquisti importanti, entrambe sono state discontinue in stagione anche se secondo Sacchi qualche differenza c’è. L’ex ct spiega alla Gazzetta: “Penso che le due situazioni siano abbastanza differenti e mi spiego. La Juve ha iniziato un nuovo percorso, bisogna dare tempo a Thiago Motta di trasmettere le sue idee… Per il Milan, invece, la storia è un po’ diversa. Ha compiuto, nel giro di pochi mesi, due rivoluzioni: prima con Fonseca e ora con Conceiçao. Ci vuole pazienza e, soprattutto, la società ha il dovere di supportare il lavoro del nuovo allenatore.
Sacchi indica il compito di Conceicao: “Il Milan, essenzialmente, dipende da due giocatori: Leao e Theo Hernandez. Quando questi vanno, tutta la squadra gira. Altrimenti sono guai. Tocca a Conceiçao tenere i due sempre sul pezzo in modo che si possa risalire in classifica e centrare la qualificazione Champions”.
La sentenza di Sacchi su Milan e Juve
Poi arriva la sentenza: “Detto che la Juve ha strameritato di vincere contro il Milan e che i bianconeri mi sembrano in crescita, va anche sottolineato che per queste due squadre la corsa scudetto è compromessa. Tutto può succedere, per carità, però mi pare che il Napoli e l’Inter viaggino a una velocità decisamente superiore. A questo punto, dunque, sia il Milan sia la Juve hanno l’obbligo di proseguire il cammino in Champions League”