Il secondo tempo del Milan contro la Juventus è stato sconfortante. Dopo un primo tempo intenso ed equilibrato, i rossoneri dopo l’intervallo hanno deciso praticamente di non ripresentarsi in campo consegnandosi così alla Vecchia Signora. Non utilizza alibi per giustificare sé stesso o la squadra Sergio Conceicao, la cui comunicazione è sempre cruda e schietta senza particolari giri di parole. Ma l’esame di coscienza a chi è rivolto?
- Il solito Milan e il solito Conceicao
- La preoccupazione dell'allenatore
- Le richieste sul mercato e l'assenza di alibi
Il solito Milan e il solito Conceicao
Nel calcio la tattica non è tutto. Puoi essere schierato bene in campo ma perdere la partita per le più svariate motivazioni. Nel caso del Milan ciò che è mancato più di ogni altra cosa è la voglia di vincere. Inaccettabile per qualsiasi allenatore, ancor meno per Sergio Conceicao: ” Nel secondo tempo è venuto fuori il Milan che voi già conoscete. Io sono il colpevole e mi prendo le responsabilità, ma qualcuno deve farsi un’esame di coscienza“.
La preoccupazione dell’allenatore
L’allenatore del Diavolo, in sella da 3 settimane, non nasconde la preoccupazione per l’atteggiamento della sua squadra. Parla a tutti e a nessuno, non nega di essere stressato, chiede acquisti, sferza i giocatori: “Si sono preoccupato. È vero. Sto pensando a cosa fare per cambiare anche l’ambiente nello spogliatoio e intorno alla squadra. Dobbiamo fare di più, perché abbiamo campionato, Champions e Coppa Italia. Devono guardarsi allo specchio e decidere cosa fare, perché se non hanno bisogno dello spogliatoio“.
Le richieste sul mercato e l’assenza di alibi
Una soluzione può arrivare dal mercato, sebbene sia impensabile che tra arrivi e partenze si riesca a cambiare radicalmente lo status quo. Conceicao, però, qualche regalo se lo aspetta: “Stiamo parlando con la società. Se avete visto i cambi della Juve sono diversi rispetto ai nostri ragazzi. Sono anche entrati bene, ma non voglio trovare delle scuse. Non manca la benzina, perché siamo a gennaio e dobbiamo giocare. Io non trovo scuse sul mercato. Ovviamente vorrei qualcosa in più e ne stiamo parlando a gennaio“.