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Atletica, Jacobs "snobba" il camp di Rana Reider a Rieti e va a Monaco dal prof. Muller-Wohlfarth

Rana Reider ha convocato tutti i suoi atleti a Rieti, ma Jacobs a sorpresa non c'è: è andato a Monaco di Baviera dal luminare dell'ortopedia, prof. Muller-Wohlfarth, per una visita prestagionale

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

A Rieti s’è dato appuntamento il gotha della velocità mondiale, ma Marcell Jacobs ha preferito prendere altre vie. In particolar modo quella che conduce a Monaco di Baviera, dove il campione olimpico dei 100 metri ha deciso di recarsi per un controllo da luminare dell’ortopedia mondiale, vale a dire il professore Hans-Wilhelm Muller-Wohlfarth. Una vecchia conoscenza, visti i trascorsi: già negli anni passati Jacobs aveva avuto modo di farsi visitare e seguire dal professore tedesco, che approfittando della breve pausa tra un impegno e l’altro (Marcell sarà in gara il 28 a Ostrava e il 30 a Oslo) ha accolto lo sprinter di Desenzano per un check in vista di un’estate che si spera essere ancora una volta densa di soddisfazioni e vittorie.

Il training camp a Rieti, pieno zeppo di campioni

A Rieti, dove Rana Reider (il coach che da ottobre segue Jacobs) ha deciso di piantare la tenda e metter su il quartier generale dei suoi assistiti in campo europeo, Jacobs non s’è presentato affatto. Lo aspettavano a braccia aperte coloro che da qualche giorno affollano pieni di curiosità i gradoni dell’impianto reatino, dove Reider ha varato un vero e proprio Olimpic Training Camp.

Ci sono Andre De Grasse (oro sui 200 a Tokyo), Trayvon Bromell, Abdul Hakim Sani Brown, Nia Ali, Jerome Blake, Trevort Stewart e tanti altri personaggi della velocità mondiale, ma Jacobs, pur giocando “in casa”, ha marcato visita. E così facendo ha fatto persino saltare la prevista cerimonia di inaugurazione del camp: non essendoci il più illustre degli invitati, chi si sarebbe presentato per tributare il benvenuto ai tanti avversari dell’italiano sulla pista del “Raoul Guidobaldi”?

La visita a Monaco una tappa “fondamentale”

Jacobs, come ha spiegato attraverso le sue immancabili stories, dopo il Roma Sprint Festival (nel quale con 10.07 ha vinto la gara dei 100, ma senza trovare il 10 netto che gli sarebbe valso la qualificazione olimpica diretta) ha preso la via di Monaco di Baviera, pronto a farsi visitare dal prof. Muller-Wohlfarth. Che conosce ogni muscolo e ogni arto del corpo del campione olimpico, se non altro perché già nelle ultime due stagioni c’era stato modo di incrociare le proprie strade.

La clinica del luminare tedesco in passato ha annoverato pazienti del calibro di Tyson Gay e Usain Bolt, che nella sua autobiografia non ha mancato di ringraziarlo per avergli permesso di diventare ciò che poi è diventato (gli era stata diagnosticata una forma di scoliosi in età giovanile e molti tecnici dell’epoca gli consigliarono di abbandonare l’atletica).

Jacobs, convinto che una visita da Muller-Wohlfarth sarebbe stata la cosa migliore da fare in questo momento dell’anno, ha così deciso di annullare tutti gli appuntamenti legati al training camp di Rieti, e di conseguenza anche gli allenamenti con il suo tecnico. Che a detta di chi ha avuto modo di scambiarci qualche chiacchiera nelle ultime ore non è sembrato affatto contento della scelta.

Reider preoccupato: vorrebbe rivedere in fretta Jacobs

Reider ha scelto Rieti come base d’appoggio del suo camp anche per andare incontro alle esigenze di un atleta come Jacobs, che sulla pista del “Guidobaldi” ha corso spesso e volentieri in passato. Il fatto però che lo sprinter abbia preferito dirigersi in Baviera (e da lì muoverà per Ostrava e poi Oslo) senza passare per la cittadina laziale qualche conseguenza l’ha prodotta: Reider teme che così facendo passi troppo tempo dall’ultima volta che ha avuto modo di seguire da vicino il velocista campione olimpico, che di fatto da quando s’è aggregato con le staffette azzurre per il mondiale delle Bahamas a inizio maggio ha lasciato il Tumbleweed Track Club (appunto la schiera di atleti allenati di Reider).

E visto che dopo Oslo il primo impegno in calendario non tarderà a venire, con gli Europei di Roma dal 7 al 12 giugno (le gare dei 100 sono in programma l’8 giugno), il rientro alla base non potrà avvenire prima di metà giugno. Forse troppo per quelle che sono le abitudini di Reider, che certamente vorrà avere Jacobs quanto prima di nuovo alle sue dipendenze. Alcuni ritengono questo come un segnale di un matrimonio che potrebbe rischiare andare in crisi nel momento che precede il clou della stagione estiva. E sarebbe davvero un evento dai risvolti imponderabili.

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