Per la prima volta nella sua carriera, il tennista romano Matteo Berrettini arriva a giocarsi la finale di un torneo italiano. Lo fa nell’ATP 250 di Napoli, dopo aver battuto in semifinale, non senza quale difficoltà dovute a un problema di vesciche ai piedi, Mackenzie McDonald, col punteggio di 3-6 7-6(2) 6-3 in 2 ore e 27 minuti di gioco.
Nella finale incontrerà uno tra Kecmanovic e Musetti che scenderanno in campo tra poco.
- Primo set all'americano, Berrettini problemi di veschiche
- Con grinta e classe Berrettini si prende il secondo al tie break
- Per Berrettini prima finale sul cemento, e prima sul suolo italico
Primo set all’americano, Berrettini problemi di veschiche
Immediatamente Matteo si prende la prima palla break grazie al suo rovescio, che però McDonald riesce ad annullare scendendo a rete. Lo statunitense, tuttavia, riesce a cogliere di sorpresa Berrettini togliendogli il servizio a 15 con un ottimo lob.
Questa cosa riesce a far innervosire il numero due d’Italia, che si trova dunque praticamente in balia di McDonald: commette pure il doppio fallo su una palla break che vale il 4-0 per l’avversario, cosa che ha dell’incredibile.
Col punteggio sul 5-1 per il tennista USA, quest’ultimo gioca un game disastroso perdendo dunque uno dei due break di vantaggio, tuttavia Berrettini è costretto a chiamare un medical time out a causa di un problema di vesciche al piede sinistro. Il 6-3 arriva molto velocemente a favore dell’americano.
Con grinta e classe Berrettini si prende il secondo al tie break
Passano i primi tre giochi senza problemi, nel quarto invece arriva un errore dello statunitense. Berrettini si muove molto male ma si prende comunque ben tre palle break, realizzando la terza che vale il 3-1, un vantaggio che non viene però sfruttato nonostante il 40-15 a causa di qualche errore di troppo.
Col punteggio poi sul 4-3 Berrettini si ritrova ancora due possibilità di allungare. 5-3 Berrettini, ma anche in questo caso, e nonostante un set point, il controbreak arriva alla prima occasione.
Si deve ancora, dunque, al tie-break, ma in questo caso Berrettini lascia le briciole all’avversario, surclassato prima col servizio, poi col dritto e poi con una classe che l’USA non ha. 7-2, e si va al terzo.
Per Berrettini prima finale sul cemento, e prima sul suolo italico
Berrettini ricomincia fin da subito tra i brividi, dovendo rimontare da uno 0-30 nel secondo gioco. Dopo di che, riesce a salire fino al 0-30 e poi 15-40 combinando colpi sia di dritto che di rovescio, anche se l’avversario è in grado di annullare tutte e due le palle break. Nella seconda Matteo ha provato un pallonetto mostruoso, finito però lungo di pochissimo.
Col punteggio fermo sul 3-3, lo statunitense infila una serie di errori tremendi che gli fanno perdere il turno di servizio. All’improvviso McDonald cede a livello fisico più che tecnico, e questo ne decreta la sconfitta. Emblematico il fatto che a un certo punto abbia anche battuto da sotto, una cosa che a questi livelli, ovviamente, non si vede praticamente mai
Non ci sono più scuse per Berrettini, il risultato del terzo set è il 6-3 per Matteo. 11 ace per Berrettini, e 78% di punti vinti con la prima.