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Australian Open, Alcaraz lascia un set per strada ma piega Borges senza troppi problemi

Solo un piccolo passaggio a vuoto per Alcaraz, che lascia un set contro Borges ma si guadagna senza troppi problemi gli ottavi agli Australian Open

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

La notizia è che anche Alcaraz qualcosina ogni tanto lascia per strada. Nella fattispecie un set contro un Nuno Borges che non si è lasciato intimidire da una delle solite versioni (a tratti) dominanti dello spagnolo. Che un modo per volgere la contesa a proprio favore lo trova sempre: chiude al quarto dopo aver inopinatamente sprecato l’opportunità di chiudere i conti al terzo, col portoghese bravo a sfruttare l’unico vero momento di difficoltà dell’ex numero uno del mondo. Ma la sostanza poco cambia: passaggio abbastanza comodo agli ottavi e messaggio recapitato ai naviganti.

Solita versione dominante: Carlitos è carico

Per due set almeno, Carlitos si è mostrato ancora una volta fuori portata per chiunque, anche per il sempre temibile Borges. Tanto che ha cominciato il match strappando il servizio già nel game d’apertura, alzando cioè subito i giri del motore. Poi si è messo a martellare senza pietà, trovando un altro break nel settimo gioco e chiudendo agevolmente sul 6-2 il primo set.

Quasi senza fare fatica, Alcaraz ha tenuto il pallino del gioco in mano dando sempre l’impressione di sapere cosa fare. E pure nel secondo set, al netto di un po’ più di equilibrio, si è portato avanti col lavoro facendosi bastare un solo break per scappare dopo poco più di un’ora e un quarto di partita sul 2-0.

Borges è un osso duro a morire

Che Borges avrebbe potuto però rappresentare un ostacolo di un livello comunque superiore rispetto a Shevchenko e Nishioka (al quale aveva lasciato appena 5 game) non era certo un mistero.

Così il portoghese nel terzo set ha deciso di entrare con tutti e due i piedi nell’incontro, procurandosi anche un paio di palle break che pure Alcaraz è stato bravo a disinnescare.

Ma stavolta il murciano la battuta non è mai riuscito a strapparla (pur avendo un’altra opportunità) e si è visto costretto a inseguire costantemente un rivale che nel frattempo ha trovato centralità e sicurezza nei colpi. E che nel tiebreak ha giocato decisamente meglio, riuscendo a tenere ad appena tre punti Carlitos e trascinandolo con merito al quarto set.

Quarto set senza storia: Carlitos avvisa tutti

Un toilet break è il modo col quale Alcaraz prova a passare la buriana. Il primo set perso nel torneo lo obbliga a rimettersi in carreggiata in fretta, e le palle break nel quarto set tornano a farsi copiose. Se ne fa bastare una, ma è quella che annulla in apertura di set a pesare tanto.

Perché una volta che rimette il naso davanti, lo spagnolo torna dominante: il match point arriva sul 5-2 e servizio Borges e consegna il passaggio del turno solo un po’ più complicato del previsto, ma che sostanzialmente conferma le intenzioni bellicose di Carlitos. Che troverà agli ottavi uno tra Draper e Vukic, deciso a proseguire senza intoppi una marcia che nelle intenzioni dovrà portarlo a sfidare Sinner nell’atto conclusivo.

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