Tanta attesa per le finali dell’Australian Open in programma sabato 27 gennaio. Si parte con quella del singolare femminile che vedrà affrontarsi la campionessa in carica Aryna Sabalenka e la sorpresa Qinwen Zheng e a seguire si terrà quella del doppio maschile, con Simone Bolelli e Andrea Vavassori protagonisti contro i futuri n°1 della specialità Rohan Bopanna e Matthew Ebden.
- Le finali in programma sabato
- Sabalenka a caccia di conferme, Zheng vuole emulare Li Na
- Bolelli e Vavassori contro i futuri n°1 al mondo
Le finali in programma sabato
La prima finale dell’Australian Open 2024, quella del doppio misto, ha incoronato la coppia composta da Su-Wei Hsieh e Jan Zielinski contro Desirae Krawczyk e Neal Skupski. Domani sabato 27 gennaio andranno invece si disputeranno quelle del singolare femminile e del doppio maschile.
La prima ad andare in scena, non prima delle 9:30 italiane, sarà quella che vede contrapposte Aryna Sabalenka e Qinwen Zheng. A seguire, non prima delle 10:45 italiane, scenderà in campo la coppia azzurra composta da Simone Bolelli e Andrea Vavassori contro Rohan Bopanna e Matthew Ebden.
Programma 27 gennaio:
Rod Laver Arena: A. Sabalenka – Q. Zheng, non prima delle 9:30 italiane
Rod Laver Arena: S. Bolelli/A. Vavassori-R. Bopanna/M. Ebden, non prima delle 10:45 italiane
Sabalenka a caccia di conferme, Zheng vuole emulare Li Na
Dopo un percorso netto in cui non ha concesso alcun set alle sue avversarie, nemmeno a Coco Gauff che l’aveva battuta in finale agli scorsi US Open, Sabalenka va a caccia del bis all’Australian Open dopo il successo dell’anno scorso contro Elena Rybakina. In virtù di una condizione fenomenale e di un tennis ancor più convincente di quello messo in mostra 12 mesi fa, la tigre bielorussa parte nettamente favorita per conquistare il secondo titolo dello slam nel match di sabato 27 gennaio contro la Zheng, ma guai a sottovalutare la tennista cinese, che nell’ultimo periodo ha fatto enormi passi avanti.
Dopo aver conquistato i suoi primi due titoli WTA e aver raggiunto i primi quarti in un major l’anno scorso, Zheng non ha più intenzione di fermarsi e ha come obiettivo quello di emulare la connazionale Li Na, la miglior tennista cinese della storia, capace di spingersi fino alla posizione n°2 del ranking e di conquistare il Roland Garros nel 2011, contro Francesca Schiavone, e proprio gli Australian Open dieci anni fa. La classe 2002, giunta all’atto conclusivo senza aver affrontato alcuna testa di serie, è consapevole di avere davanti a lei una montagna da scalare, ma anche di non aver ancora svelato al mondo intero il suo vero talento.
Bolelli e Vavassori contro i futuri n°1 al mondo
L’attenzione degli italiani sarà però rivolta alla finale del doppio maschile, dove scenderanno in campo gli azzurri Bolelli e Vavassori. Per Simone si tratta della seconda finale slam in carriera dopo quella vinta nel 2015 in coppia con l’altro chicco, Fabio Fognini, proprio qui all’Australian Open, per Andrea invece del traguardo più importante della carriera fino a questo punto.
La coppia italiana, che va a caccia del primo titolo assieme dopo le sconfitte in finale all’ATP 500 di Halle e al 250 di Umago, non avrà di certo vita facile contro la coppia composta da Bopanna ed Ebden, i quali, indipendentemente dal risultato della finale, saliranno al primo posto della classifica di specialità al termine del torneo, con il tennista indiano che, con i suoi 43 anni, diventerà il più anziano a raggiungere la vetta del ranking nella storia di questo sport. Le ottime prestazioni di Bolelli e Vavassori lasciano comunque un cauto ottimismo per sperare anche in una doppietta che avrebbe dell’incredibile in caso di successo anche di Jannik Sinner in singolare contro Daniil Medvedev.