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Australian Open, Sinner leggendario: tutta Italia esulta per strada e sul web

Tutto il paese ha aspettato col fiato sospeso la finale di Melbourne tifando Jannik: dopo la grande paura dei primi due set esplode la festa

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Sembrava ricordare il sabato del villaggio di Leopardi questa finale degli Australian Open per gli italiani: dall’alba di ieri, quando Sinner ha preso a pallate il n.1 al mondo Nole Djokovic, fino alle 9.45 di questa mattina c’è stata la grande attesa di una festa che ha rischiato di tramutarsi in psicodramma. Maltrattato l’altoatesino nei primi due set, irritante nei suoi colpi perfetti Medvedev e tanti pensieri negativi sono passati nella testa di tutti i tifosi prima della rinascita. La rimonta di Sinner ha trasformato una giornata uggiosa in una giornata radiosa per il tennis e per tutto lo sport italiano. Dopo quasi quattro ore col fiato sospeso l’Italia fa festa e incorona il fenomeno.

A favore tutti i pronostici, che gufate per Sinner

L’Italia, si sa, è un paese scaramantico e quando si sono sentiti i primi pronostici a favore dell’azzurro c’è chi ha iniziato a sentire puzza di bruciato. Allegri, ad esempio, alla vigilia del match con l’Empoli aveva paragonato la sua Juve a Sinner e l’Inter a Djokovic. Salvo poi pareggiare in casa con i toscani ieri pomeriggio.

La profezia di Panatta: vincerà suo primo Slam

Ancor più diretto era stato Adriano Panatta. L’ex tennista romano che 48 anni fa vinse il Roland Garros era apparso stra-sicuro: “Sinner ormai è il più forte di tutti. Domenica non vedo come possa perdere, sarà la sua prima vittoria Slam”.

I tifosi avevano già condannato i gufi

In tanti a Torino hanno seguito il match radunati davanti al maxischermo della Nuvola Lavazza con moltissimi dipinti d’arancio, i Carota Boys, i fan “ufficiali” del tennista. Sul web, invece, dopo i primi due set già si sentiva il De Profundis, con le colpe date a Panatta e Allegri: “povero Jannik, ha praticamente avuto le gufate di Salvini, Allegri, Pioli e Panatta cioè ci credo che va a finire male” e poi: “dopo la gufata di Panatta secondo cui “Non vedo davvero come possa perdere questa finale” direi che si era capito quale sarebbe stato l’andazzo di questa partita” e ancora: “Panatta sei proprio un gufaccio maledetto” oppure: “Non so chi tra Panatta e Allegri abbia gufato di più Sinner” e ancora: “Incredibile Allegri ha distrutto Sinner con una sola frase…”

Sembravano rassegnati presto i tifosi: “La finale anticipata stravinta con Djokovic ha indubbiamente tolto energie sopratutto mentali a Sinner. L’azzurro paga anche l’emozione e contro ha un Medvedev più esperto a queste gare“. Tra qualche commento acido (“Quando un sopravvalutato incontra un giocatore vero, il sopravvalutato perde la partita”) e altri nostalgici (“dobbiamo tenerci buono Panatta 76 ancora un pochetto”) ecco che la rimonta ha entusiamato tutti: “Dai che ce la facciamo”.

Dal quarto set in poi il sogno impossibile è diventato sempre più realtà: “Sinner mentalmente è tra gli sportivi italiani più forti, e questa super rimonta è un biglietto da visita per voi”, e anche: “Sei nella storia” e po: “Sto piangendo! Grande, immenso, straordinario e infine lo slogan eterno: “Sinner the winner

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