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AO, Vagnozzi non pone limiti a Sinner: “Grande Slam? Possibile. Può eguagliare Djokovic, Federer e Nadal"

Dopo il fantastico bis servito sul cemento australiano, il Grande Slam diventa un obiettivo reale per Sinner. Ne è certo il suo coach Vagnozzi: "Stavolta si può fare"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Il bis di Sinner agli Australian Open proietta il fenomeno azzurro nell’olimpo dei più grandi del tennis. E, come si dice in questi casi, il meglio deve ancora venire. Ne è sicuro Simone Vagnozzi, l’allenatore del numero uno al mondo, l’uomo che ha portato Jannik al livello più alto dopo l’addio all’ex coach Riccardo Piatti.

Sinner, missione Grande Slam: Vagnozzi ci crede

Il 23enne di San Candido ha dimostrato di non avere rivali sul cemento. Dall’Australia all’Australia passando per gli Us Open: tre Slam su tre. Riconfermandosi campione a Melbourne, Sinner ha compiuto il primo passo verso quel sogno chiamato Grande Slam.

Intervistato da La Repubblica Simone Vagnozzi non si nasconde e non pone limite a Jannik: “Delle tre superfici, la terra rossa è forse quella su cui si trova meno a suo agio. Ma stiamo lavorando per vincere a Parigi. E fare altrettanto sull’erba di Wimbledon”. Insomma, la missione Grande Slam è possibile. Anche per la crescita esponenziale registrata da Sinner proprio in seguito al primo trionfo sul cemento australiano. “Stavolta, si può fare” rimarca.

Jannik al top come Djokovic, Federer e Nadal

Il 41enne coach di Ascoli Piceno celebra il trionfo di Sinner ai danni del tedesco Zverev, spazzato via in 2 ore e 45 minuti, accostando l’italiano ai più grandi della storia recente del tennis. “Pur essendo molto giovane, ha vinto già tre Slam. Credo che possa raggiungere i livelli più alti, quelli di Djokovic, Federer e Nadal”.

Accostamento pesante, ma non certo infondato vista l’ascesa di Jannik. “La strada è ancora lunga, ma la direzione è quella giusta”. La svolta nel 2024, l’anno d’oro del classe 2001. “Ora è un giocatore diverso. I successi gli hanno dato serenità ed è cresciuta la fiducia nel suo gioco: è un talento straordinario che dà il meglio di sé nei momenti più complicati, quando il livello della pressione aumenta”.

Sinner tra sci, calcio e tennis: quando tornerà in campo

E pensare che Sinner sarebbe potuto diventare uno sciatore o un calciatore. “Ma per fortuna ha scelto il tennis, anche se sarebbe stato un campione anche con gli sci o come calciatore” assicura Vagnozzi. Ora, però, è il momento di staccare la spina. Solo per qualche giorno, of course.

Il numero uno del ranking ricaricherà le pile prima del suo ritorno in pista, che “potrebbe essere Rotterdam, a inizio febbraio. Dobbiamo ancora definire l’agenda”. I dettagli non vanno trascurati, proprio no. “La stagione va gestita con attenzione, ci sono parecchie cose di cui tenere conto” chiosa il coach.

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