Quasi 200′ senza reti. Per Walid Cheddira è una sensazione davvero inusuale: contro la Ternana, venerdì sera, il Bari sarà chiamato a riprendere la via maestra, reduce da due brutti ko contro Ascoli e Frosinone, ma soprattutto toccherà all’attaccante marocchino cercare di tornare a fare la voce grossa, lui che aveva abituato fin troppo bene i suoi tifosi in una prima parte di stagione all’insegna del gol (13 quelli realizzati nelle prime 13 gare disputate, 8 in serie B e 5 in Coppa Italia ma da tre è a secco, Coppa Italia inclusa, competizione dalla quale il Bari è stato eliminato dal Parma).
È uno dei motivi di maggiore interesse di una sfida che vale tanto, anzi tantissimo, pensando al fatto che anche la Ternana di Lucarelli è assetata di punti dopo l’inopinata rimonta subita ad opera del Genoa nell’ultimo turno, tale da averla costretta a interrompere una striscia di 5 vittorie consecutive.
Walid Cheddira tra Bari-Ternana e il sogno Qatar
Walid Cheddira ha un sogno nel cassetto: disputare il Mondiale in Qatar con la maglia del Marocco, cosa che fino a qualche mese fa appariva oggettivamente impensabile. Ma a Bari, Walid ha trovato il suo Eldorado e il proposito di prendere l’aereo, destinazione Medio Oriente, per la rassegna che comincerà tra poco più di tre settimane ha preso corpo per davvero. Dopotutto i numeri sono dalla parte del giovane attaccante marocchino nato in Italia (è originario di Loreto, la città marchigiana dove si sono stabiliti per lavoro i suoi genitori alla fine degli anni ‘80): a Bari, dove è tornato di gran carriera in estate dopo aver contribuito alla scalata dalla C alla B dei Galletti, Cheddira ha messo nel bagaglio un avvio di stagione a dir poco clamoroso, con 13 reti segnate in altrettante gare disputate tra campionato e Coppa Italia e una costanza di rendimento superiore alla media.
Solo nelle ultime due giornate è rimasto a secco dopo 7 partite consecutive nelle quali è andato a segno, ma chissà che il calo (suo e del Bari) non si imputabile a una “distrazione” mondiale. Perché Walid crede davvero in una chiamata da parte del commissario tecnico Regragui, che già l’ha portato in nazionale il mese scorso negli ultimi due test premondiali contro Cile e Paraguay.
Grazie Italia ma Walid ha scelto il Marocco
Ironia della sorte, Cheddira il Mondiale potrebbe viverlo anche con la maglia di un’altra nazionale. Perché essendo nato in Italia ha anche passaporto italiano, seppur nell’orbita del CT Mancini, solitamente sempre attento nello scovare giovani ed elementi anche di categoria inferiore (Zaniolo, Esposito, Lucca e Gatti sono solo alcuni esempi calzanti), finora non c’era mai finito.
E lui, a precisa domanda, ha sempre risposto che nel suo cuore c’è sempre stato il Marocco , la terra dei suoi antenati, quella nella quale è solito trascorrere solo qualche breve periodo di vacanza ma che sente comunque sua, al punto da preferire la maglia dei Leoni dell’Atlante a quella azzurra. Mancini invero potrebbe ancora convocarlo , dal momento che Walid ha disputato solo incontri amichevoli con la chiamata africana, ma quella chiamata non arriverà mai. A differenza di quella che il giocatore del Bari spera di ricevere a stretto giro di posta, con un biglietto aereo per il Qatar a corredo.
Cheddira e il Bari nel destino: la piazza perfetta
L’esplosione di Cheddira è storia assai recente, confinata in buona misura nella sua esperienza barese. Lo scorso anno con 6 reti ha contribuito al ritorno della squadra, guidata da Michele Mignani, nel campionato di B, ma è stato il debordante avvio di stagione ad averlo consacrato sul palcoscenico cadetto. E a Parma, la squadra che l’aveva acquistato dalla Sangiustese nell’estate del 2019, più d’uno lo sta rimpiangendo.
Decisiva però è stata la volontà del ragazzo di fare ritorno a Bari, tanto che la società dei De Laurentiis ha pensato bene di acquistarlo a titolo definito dai Ducali nel corso dell’ultima sessione estiva per una cifra di poco inferiore ai 400.000 euro, facendogli firmare un contratto fino al 2025.
La trattativa è stata agevolata anche dalla volontà del Parma di puntare su altri tipi di giocatori, evidentemente ritenuti più pronti per la B, ma i numeri sin qui hanno smentito la strategia della società emiliana. In Puglia però la gioia potrebbe rivelarsi più breve del previsto: almeno due club di A (Sampdoria e Spezia) hanno già messo gli occhi da tempo su Walid, e qualora le cose dovessero seguitare ad andar bene è facile immaginare che altre pretendenti si presenteranno alla porta dei De Laurentiis per chiedere informazioni. Dovesse arrivare anche il mondiale, poi, la platea potrebbe ulteriormente allargarsi.
E’ anche merito suo se il San Nicola è tornato a gioire e il tifo barese – che per la verità ha sempre mostrato vicinanza alla squadra anche nei momenti più delicati – può continuare ad il sogno più grande – la serie A – dopo l’inferno della C e il purgatorio di questa stagione.
Cheddira capocannoniere della serie B
Cheddira è un ragazzo semplice della provincia italiana, con la testa sulle spalle e un carattere tutto sommato in linea con quel che fa vedere sul rettangolo di gioco. I primi passi li ha mossi a Loreto, la sua città natale, la stessa dove più tardi anche il fratello Mohamed ha deciso di provare a seguirne le orme (oggi gioca alla Sangiustese, proprio come accaduto a Walid).
Il salto dalla provincia marchigiana al calcio professionistico non è stato indolore: ad Arezzo e Lecco, le prime due tappe del suo lungo peregrinare (sempre in prestito dal Parma), non ha lasciato traccia. Meglio è andata a Mantova, dove qualcosa evidentemente è scattato nella sua mente. A quel punto, una volta presentatasi l’occasione di andare a Bari, Cheddira l’ha presa al volo e da quel treno non è più voluto scendere.
La versatilità è stata la chiave per imporsi anche in un torneo esigente come quello cadetto: Walid può ricoprire più ruoli all’interno del fronte d’attacco, abile sia come prima punta che come esterno, dotato di una buona tecnica ma anche di una struttura fisica tale da poter far leva su una buona dose di potenza. Ha imparato a giocare spalle alla porta, agevolando gli inserimenti soprattutto dei compagni, ed è divenuto il sorvegliato speciale delle difese avversarie.
Spesso ama partire da lontano e la sua velocità gli consenti di poter sfidare il diretto marcatore senza nessuna difficoltà. Ecco perché di margini, per crescere ancora, Cheddira sembrerebbe proprio averne tanti: lo spera il Bari, ma forse lo sperano anche in Marocco. Da dove potrebbe partire a breve la chiamata che ti cambia la vita e che restituirebbe il senso di tanti sacrifici sebbene, va detto, il calore del pubblico di Bari – lo si è visto anche in occasione della recente promozione dalla C alla B – non è secondo a nemmeno a quello di una Nazionale.
FAQ
- Quando è nato Walid Cheddira?
-
E' nato il 22 gennaio 1998
- Quanto è alto Cheddira
-
1,87 metri
- Qual è il ruolo di Cheddira?
-
Attaccante
- Cheddira ha già debuttato in Nazionale?
-
S', convocato dalla nazionale del Marocco per due amichevoli, contro Cile e Paraguay, rispettivamente il 23 e il 27 settembre
- Cheddira ha debuttato in serie A?
-
No, acquistato dal Parma nel 2019 con il club emiliano ancora in serie A, è stato mandato in prestito ad Arezzo, Lecco e Mantova