Milano deve vincere, del resto poco importa. Milano deve convincere, perché la strada s’è fatta impervia anche in Europa, con l’Eurolega che rischia di scivolare via dalle mani di un’Olimpia che contro il Maccabi sa di non potersi permettere più passi falsi.
La crisi di inizio stagione, con i due ko. in campionato che hanno fatto seguito a quello rimediato in Supercoppa e ai tre in campo continentale, obbliga a cambiare in fretta le cose. Tanto che quella in programma stasera al Forum (ore 20,30, diretta Sky Sport e Dazn) è davvero una sfida cruciale nei destini della compagine di Ettore Messina.
Che non può più voltarsi a guardare ciò che è stato, consapevole che solo di fronte a un risultato pesante si possa e si debba ritenere di poter fare un passo deciso fuori dalle sabbie mobili in cui s’è andata a cacciare. E chiudere un ottobre sostanzialmente nero con un’iniezione di fiducia è davvero l’unica cosa che conta.
- Il diktat di Messina: "Bisogna migliorare la qualità"
- Mirotic tiene tutti col fiato sospeso
- Lorenzo Brown, pericolo numero uno
Il diktat di Messina: “Bisogna migliorare la qualità”
Tolto Nikola Mirotic, che la carretta la sta tirando in modo mirabile, l’Olimpia si qui ha fortemente deluso. Perdendo 6 delle 10 gare disputate, ma offrendo una parte di sé che profuma di fragilità e poca consistenza. Quando l’attacco va è la difesa a steccare, e quando l’attacco non funziona raramente s’è vista la difesa riuscire a coprire le falle.
Strano pensare che possa essere ciò che accade nella propria metà campo a fare di Milano una preda appetibile, considerando che in panca c’è uno che è universalmente considerato alla stregua di essere un mago della difesa. “La verità è che dobbiamo necessariamente alzare il livello del nostro gioco”, spiega il coach biancorosso.
Il Maccabi ha i suoi problemi dovuti alla migrazione cui s’è visto costretto, causa guerra. Ma è una squadra che ha un roster profondo, molto atletico e valido agonisticamente, e un playmaker come Brown che tiene per mano tutti i compagni. È una squadra che si esalta nei momenti difficili, e questo la rende ancora più insidiosa.
Ha perso a Monaco, ma ha avuto tempo per rifiatare e prepararsi anche mentalmente a quella che somiglierà tanto a una battaglia. Dove le motivazioni faranno al solito la differenza: se non sapremo pareggiare la loro determinazione, è chiaro che rischieremmo di andare nuovamente in difficoltà. Cosa che accadrebbe ugualmente, se non dovessimo migliorare la qualità del nostro gioco rispetto alle ultime partite.
Mirotic tiene tutti col fiato sospeso
L’assenza (possibile, ma lo si saprà solo all’ultimo) di Nikola Mirotic, alle prese con un problema al tendine, è una tegola enorme che pende sulla testa di Milano. Magari però la sua eventuale dipartita dal match potrebbe anche responsabilizzare maggiormente i compagni, apparsi sin qui spesso distratti o svagati.
Uno come Kevin Pangos, ad esempio, non s’è capito ancora se sia carne o sia pesce: il canadese aveva mandato qualche timido segnale di crescita nelle prime settimane di stagione, ma contro Pesaro ha decisamente offerto una delle peggiori prestazioni da quando veste la maglia dell’Olimpia.
Anche Pippo Ricci non è al meglio della condizione e si giocherà una maglia nei 12 con Diego Flaccadori. Rientrano invece regolarmente Shields e Melli, assenti nella sfida di domenica scorsa contro Pesaro, mentre non è ancora a disposizione Billy Baron.
Lorenzo Brown, pericolo numero uno
La sfida in realtà è un recupero di quella saltata il 12 ottobre scorso, quando a causa dello scoppio della guerra israelo-palestinese il Maccabi si ritrovò dal giorno alla notte senza la possibilità di potersi allenare a Tel Aviv. Da allora è cominciato un vero e proprio tour che ha portato la squadra allenata da Kattash a emigrare a Belgrado, dove è stata ospitata dal Partizan e dove continuerà a giocare le gare casalinghe di Eurolega (quelle del campionato locale, naturalmente, sono tutte state annullate).
Seppur orfana di Wade Baldwin, la compagine israeliana ha tanti elementi in grado di far male: su tutti Lorenzo Brown, statunitense naturalizzato spagnolo, trascinatore della Spagna guidata da Scariolo a EuroBasket 2022.
Intanto, in una prima parte di settimana caratterizzata unicamente dal recupero del Forum (dove l’Olimpia tornerà a giocare giovedì 2 novembre ospitando il Monaco dell’ex Mike James), spicca la firma di Kendrick Nunn con il Panathinaikos: l’ex giocatore di Miami Heat, Los Angeles Lakers e Washington Wizards ha firmato un contratto di 1,5 milioni di euro fino al termine della stagione, aumentando considerevolmente le chance dei verdi di Atene di lottare per la post season, seppur attualmente appena fuori dalle prime 8 posizioni (due vittorie e tre ko.).
E intanto anche Pozzecco si prepara al ritorno in Eurolega.