Uno, due, tre. Che invero fa 31, come gli scudetti che l’Olimpia Milano s’è cucita al petto. Il terzo consecutivo dell’era Ettore Messina (che sale a 7 personali) chiude idealmente il cerchio di una stagione che era nata decisamente male, ma che alla fine un sorriso (anzi, più d’uno) l’ha regalato. Con l’EA7 che come da pronostico chiude i conti in gara 4, tenendo la Virtus costantemente dietro da metà del secondo quarto in poi, e legittimando una superiorità apparsa comunque abbastanza lampante durante tutta la serie. Milano non fa sconti e ringrazia sentitamente Nikola Mirotic: il grande colpo dell’ultima estate, dopo essersi acceso in gara 3, è con merito l’MVP delle LBA Finals. Firma 30 punti (con 11 rimbalzi) e domina in una serata nella quale solo Cordinier (21 punti) tiene in vita Bologna, tradita sul più bello da Belinelli (0 punti in 13 minuti) e Shengelia (4 con 1/8 dal campo e tanti falli a carico).
- Hackett spaventa, poi Milano s'affida a Mirotic
- Non è la serata di Toko Shengelia: il Forum gongola
- Polonara e Cordinier, gli ultimi ad arrendersi
Hackett spaventa, poi Milano s’affida a Mirotic
Il 5-0 di parziale iniziale della Virtus, targato Hackett, fa subito capire al pubblico del Forum che la serata sarà di quelle mica semplici. Ma è soltanto uno spavento, perché Mirotic si mette subito in ritmo e soprattutto perché i due falli spesi da Jordan Mickey nei primi minuti finiscono per rivelarsi dannatamente pesanti nelle rotazioni di coach Banchi. Che non trova linfa dai suoi pretoriani scelti: Shengelia e Belinelli litigano (e pure tanto) con il canestro e consentono all’Olimpia di ribaltare la situazione, tanto che sul 15-7 la situazione sembra già essere sfuggita di mano.
Ci pensa però Cordinier con 6 punti consecutivi a riportare sotto le Vu nere: adesso è una sfida a chi sbaglia di meno, e in qualche modo Bologna trova la forza per andare al primo mini intervallo avanti di una lunghezza (23-22). Solo che la retina torna a muoversi con grande difficoltà, e così facendo l’Olimpia riesce a crearsi lo spazio per tentare l’allungo, specie dopo la tripla di Napier del +8. Ma è piuttosto il gioco da 4 punti di Mirotic a sparigliare (e parecchio) le carte: Per la prima volta Milano bazzica oltre la doppia cifra di vantaggio, anche perché la Virtus non vede mai il canestro. Cordinier e Abass ricuciono un po’ e il -10 all’intervallo lungo è figlio dei 10 liberi in più tentati e realizzati dall’Olimpia, piena di cecchini infallibili.
Non è la serata di Toko Shengelia: il Forum gongola
Che la partita sia segnata lo si capisce una volta di più a inizio terzo quarto, quando due bombe di Mirotic e Melli e un brutto fallo di Shengelia proprio ai danni del capitano della nazionale (che fa 2/2 ai liberi) spediscono definitivamente in orbita la squadra di Messina. Anche perché le percentuali di Bologna sono qualcosa di lancinante: non entra più niente e sul contropiede che porta Mirotic a siglare il +20 con 17’ da giocare si capisce ormai che i buoi sono belli che usciti dalla stalla. E poi Shengelia ha già 4 falli e praticamente è fuori dalla contesa, e per Banchi è impossibile trovare soluzioni pronte dalla panchina. Il Forum è ormai pronto a far festa: sulla tripla di Shields e il sottomano di Hines che vale il +21 con 13’ da giocare parte la ola.
Polonara e Cordinier, gli ultimi ad arrendersi
La fine è dietro l’angolo, ma Bologna dimostra di essere dura a morire: Polonara e Lundberg riportano i compagni a -16 all’ultimo intervallo, ma la vera notizia è che Milano alza il piede troppo presto e rischia di farsi avvicinare, perdendo qualche pallone di troppo. Ne vien fuori che Abass (dentro per Mickey, uscito per falli) e ancora Lundberg trovino i punti per riportare sotto la doppia cifra lo svantaggio, ma la risposta (da fuoriclasse) la offre ancora una volta Mirotic con una tripla in precario equilibrio che rianima il Forum con 5’20” sul cronometro. Pajola tenta la tripla per l’immediata risposta, ma il ferro la sputa e Hall s’invola a segnare il +14, con Banchi costretto a spendere l’ennesimo timeout.
Con Bologna però non è mai davvero finita: Shengelia si danna l’anima con le ultime cartucce di cui dispone, Polonara infila la tripla del -9 costringendo Messina a fermare la partita con poco più di 2’ sul cronometro. Ma è davvero l’ultima Ave Maria: Cordinier con 4 punti di pura “ignoranza” accorcia sul -7 (80-73), ma la Virtus da quel momento trova solo il ferro e Milano chiude i conti con i liberi di Mirotic e Shields e l’ultimo canestro di Flaccadori per l’85-73 finale. E il threepeat è servito.