Viaggia in carrozza l’Italia del Poz nel secondo test sulla via che conduce si mondiali asiatici di fine agosto. Contro la Cina non c’è storia (79-61 il finale), perché la differenza in campo è totale e offre semmai al coach l’opportunità di ruotare tutti gli effettivi, dando modo anche a quei giocatori che sanno di giocarsi un posto a roster per il mondiale di mettersi in mostra.
- Italia-Cina 79-61: Fontecchio e Melli ai box
- Azzurri convincenti tra riposi e Superpippo
- Pozzecco, gestione perfetta: largo ai giovani
Italia-Cina 79-61: Fontecchio e Melli ai box
Nella serata in cui Simone Fontecchio resta ai box per precauzione dopo i 21 punti segnati alla Turchia, e con lui anche Niccolò Melli, finché c’è partita è Pippo Ricci a trainare gli azzurri: con 9 punti prima dell’intervallo lungo il giocatore dell’Olimpia Milano sfrutta bene l’opportunità concessa da Pozzecco, uscendo dalla panchina con le idee chiare. Ma è tutta l’Italia che gira senza intoppi, al netto di una Cina apparsa oggettivamente poca cosa, a parte i primi 5′ di serata.
Azzurri convincenti tra riposi e Superpippo
Spissu, Datome, Polonara, Tonut e Caruso: è questo il quintetto di partenza di un’Italia che si lascia sorprendere dall’avvio veloce dei cinesi, avanti 11-4 prima di subire il lento ma inesorabile ritorno degli azzurri, con Datome che dalla lunga distanza scuote i calzari e Tonut che comincia a vedere la retina. La gara è vibrante, agonisticamente valida, con qualche forzatura di troppo e una difesa, quella italiana, che obbliga la Cina a cercare soluzioni poco ortodosse, pagate a caro prezzo in avvio di secondo quarto con un break di 6-0 che spedisce in orbita i padroni di casa. La BML Group apprezza, gli asiatici sprofondano a -17 e provano a rifarsi sotto, ma Pippo Ricci li rispedisce indietro e all’intervallo lungo il +9 appare abbastanza rassicurante. Unico neo l’infortunio muscolare rimediato da Spissu, che resta sul parquet solo 4′.
Pozzecco, gestione perfetta: largo ai giovani
Il meglio l’Italia lo lascia per la ripresa del gioco: Djordjevic si fa espellere e orfana della su guida la Cina si scioglie, con Pozzecco che lancia Procida e Spagnolo a tutto campo, piuttosto precisi quando c’è da vedere il canestro. Soprattutto Procida dimostra di gradire: una schiacciata in campo aperto, lanciato da Severino, fa tremare il palazzetto di Trento, che si diverte come nei giorni migliori. C’è il tempo di vedere in campo anche Visconti e il Poz continua a sperimentare, tanto ormai il risultato è in cassaforte e il finale è senza pensieri, con Spagnolo sugli scudi e il divario che si amplia fino a sfiorare i 30 punti. Un test buono per valutare la profondità del roster, in attesa di incontri più veritieri e complessi. La due giorni della Trentino Cup iu chiude però con la sensazione che la strada battuta sia quella giusta. Prossima tappa in Grecia, il 9-10 agosto, quando contro Serbia e Grecia l’asticella è destinata ad alzarsi in modo esponenziale.