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Benfica-Juve, le reazioni: i tifosi individuano i colpevoli e propongono una via d'uscita

Juventus eliminata dalla Champions League: la partita contro il Benfica vista dal mondo social, tra critiche, ironie e polemiche (ma qualcosa però si salva)

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

La Juventus fallisce l’impresa di qualificarsi agli ottavi di Champions League perdendo la sfida in trasferta contro il Benfica. Annichiliti nel primo tempo nonostante una reazione offerta da Vlahovic, nel secondo i bianconeri hanno poi fatto partire il tentativo di rimonta grazie a dei giovani innesti, ma ormai la stalla si era già chiusa e buoi erano belli che scappati. È la quarta sconfitta per la Vecchia Signora in cinque partite del girone H stagione 2022-2023, con la Juve che ora si giocherà la qualificazione in Europa League.

La squadra è stata inevitabilmente travolta dalla bufera di critiche, sarcasmi, contumelie e polemiche dal mondo del web e dei social. Ripercorriamo allora le reazioni di Benfica-Juventus, match valido per la quinta e penultima giornata della fase a gironi della Champions League e terminata 4-3 per i lusitani.

Primo tempo: “C’è solo una squadra in campo, ed è il Benfica”

Primo tempo e già il Benfica sigla il vantaggio al 17′ con Antonio Silva, in un primo quarto d’ora che per i bianconeri è stato all’insegna della scarsa incisività e di qualche sbavatura (Vlahovic che anziché concludere in area la passa, o ci prova, a Kean, generando il contropiede dei lusitani, o l’incomprensione tra Danilo e Bonucci che a momenti portava gli avversari al gol con Ramos). Su Twitter è iniziato così il pianto, con l’utente Morgan che scrive: “Quattro passaggi e arrivano nella nostra area. Perché insisto a guardare le partite della Juventus?”; MB87 la butta sul sarcasmo: “L’atteggiamento ideale per una squadra che deve vincere ad ogni costo”. Sintesi brutale di Pietro Maniscalco: “Ci hanno preso per gli attributi e stanno stringendo forte”; e se non si fosse capito, ecco JReport che dice: “C’è una solo squadra in campo: il Benfica”.

Ed ecco quindi che nel resto del primo tempo la situazione precipita. Se la Juve infatti risponde con il pareggio firmato da Vlahovic (con l’intervento del Var: ricordiamo che per un problema tecnico non era disponibile per questo match la goal-line technology), il Benfica si riporta in vantaggio con Joao Mario su rigore (tocco di mano di Cuadrado), e poi Rafa Silva viola nuovamente la rete bianconera per il 3-1. In un amen, su Twitter torna in cima ai trends un grande classico, l’hashtag #AllegriOut. Marco punge: “Il Benfica sta giocando come se avesse contro dei ragazzini con tacchi, finte, tunnel ecc. Grazie Allegri. Però contro Empoli e Torino euforia”, richiamando le parole recenti del tecnico sullo stato euforico portato dalle ultime due vittorie in campionato.

I tifosi chiedono la testa di Allegri (ancora una volta)

Giammarco Desideri gira il coltello nella ferita: “Organizzazione difensiva imbarazzante. Lentezza nella circolazione della palla ancor più imbarazzante. Palla a Kostic e cross in mezzo. Il tutto per la modica cifra di 9 milioni di € l’anno”. Carmine Tool De Filippo chiede subito la testa di Allegri: “Un allenatore vero darebbe le dimissioni nell’intervallo. Vergognoso”. Anche Nicola Pagano, sempre su Twitter, chiede le dimissioni del tecnico durante l’intervallo.

Ma sull’allenatore è un autentico fuoco di fila: “Tra gli indagati della Juve anche Massimiliano Allegri. “Si spacciava per allenatore”. Si presume che il patentino da allenatore lo abbia vinto a tombola in una serata tra amici e che da quel momento in maniera indebita si sarebbe spacciato per allenatore di calcio” (parole e musica dell’utente Roberto, che richiama le recenti vicissitudini del caso plusvalenze che hanno colpito la società bianconera); “Partita da vincere, si gioca per non prenderle, per poi prenderle ugualmente. Mentalità pazzesca del vate di Livorno” (Black&Wlahovic”); “Quando ci svegliamo e capiamo che ci manca l’allenatore? Schmidt [il tecnico del Benfica, ndr] non sa il portoghese eppure fa giocare la squadra in modo incredibile grazie alle sue idee di gioco… Noi zero niente di niente, solo figure di m… e dichiarazioni vergognose” (Gyjnbghjb). E per chiosare il tutto, riportiamo il tweet di OptaPaolo: “Per la prima volta nella sua storia in Champions League, la Juventus ha subito tre gol nel corso del primo tempo di una gara. Blackout”.

Secondo tempo: piovono critiche anche a Cuadrado, Bonucci e Gatti

Con questo clima non certo entusiasmante ad alleggiare, la partita riprende con Allegri che punta su Milik al posto di Kean (l’esperimento è durato 45 e rotti minuti, meglio andare sul sicuro). Ma il disastro continua: doppietta di Rafa Silva che porta il risultato sul 4-1. Tra un “vergogna” e l’altro che rimbalza come termine più usato nei social dai tifosi bianconeri, ecco che si staglia l’ironia amara di Frank Schiavariello: “Se usciamo dal campo perdiamo 3 a 0 a tavolino. Facciamolo ora o mai più. Altrimenti ci vorrà il pallottoliere”. Alessio De Marino se la prende anche con Cuadrado, giudicato “non più un calciatore di alto livello”, e Delu ammette: “Mai smesso di vedere una partita ella Juve al 60′. Fino ad oggi”.

Ma sotto tiro finisce anche Bonucci: “Leonardo Bonucci non è più da Juve, mi dispiace dirlo ma ormai è arrivato al capolinea e fa solo danni quando gioca, il signor Alessandro Del Piero è stato cacciato quando ancora segnava e faceva il suo”; “Bonucci in carriera ha avuto una enorme fortuna: giocare accanto a Chiellini e Barzagli”; “Deve appendere le scarpe al chiodo, altro che rinnovo”, si legge su Twitter, e nel novero delle critiche finisce anche colui che ha affiancato in difesa il veterano della Juve, ovvero la novità Gatti. “Difesa sugli stessi livelli di una buona terza categoria. Bonucci invece che seguire l’uomo fissa solo il pallone, i fondamentali per un difensore. Gatti completamente spaesato (errori gravi sul primo e sul terzo goal). Ma questo fa parte della girandola di cambi targato Max”, sono le parole dell’utente Antoine Guarino.

La frustrazione è poi continuata, con commenti del tenore “Capisco le annate storte ma quest’anno è una umiliazione continua. Mai vissuto una stagione così da quando sono juventino. Questi sono senza dignità” (Nenad), e trascinati sul banco degli imputati finiscono anche i cambi decisi da Allegri (nel secondo tempo è entrato intanto Alex Sandro al posto di Bonucci e Miretti al posto di Cuadrado). Concetta annota: “Siamo inferiori sotto tutti i punti di vista e meritiamo di uscire dalla Champions. Non abbiamo gioco, ma soprattutto nn abbiamo quella fame calcistica che ci ha sempre contraddistinto. Urge trovare una soluzione”; Giorgio C. Mascione ci va diretto: “Differenza di passo imbarazzante. Sembra una squadra professionista contro una amatoriale. Scandaloso”. Ed Elena: “Sempre pronta a tifare e a sostenere la squadra, ma adesso tu dimmi, perché dovrei essere felice di aver vinto 4-0 contro l’Empoli se poi in una partita, dove bisognava solo vincere, ne prendo altrettanti 4? Perché? Cioè, è inguardabile davvero”.

La svolta grazie ai giovani

Ma ecco che quando sembrava tutto finito, la Juve risponde grazie agli innesti più giovani. Allegri fa entrare Matías Soulé ed Iling-Junior, quest’ultimo autore del cross decisivo per mandare la palla in gol grazie all’azione di Milik. Cambia il vento sui social, con gli utenti che celebrano il 19enne inglese che proviene dal programma NextGen: “Iling-Junior fantastico giocatore” (FuckTheMoviola); “Ma Iling Junior si è trasformato in Ronaldo?” (ancora Nenad). Ma lo stesso Iling-Junior è l’innesco che poi porta alla rete di McKennie, portando la Juve sul 4-3. Valeria Arena scrive: “Ero tranquilla e rassegnata. come è possibile che all’80esimo mi ritrovo davanti alla tv a credere ai ragazzi del 2000, come?”; Luke fa notare: “Tre ragazzi del 2003 che entrano e danno la scossa ad un pugno di senatori imbolsiti. A volte le stagioni hanno delle svolte nei momenti più impensabili e con le mosse meno scontate”; Matteo Moretti aggiunge: “Basta mettere gente che non ha ancora subìto la distruzione allegriana, incredibile”, e Erling Halmand commenta: “Metti dentro un ragazzo che ha voglia, corre e salta l’uomo e fai 2 gol. Strano il calcio”.

E così la Juve finisce la sua avventura nella Champions 2022-2023, nonostante la (tardiva) reazione del secondo tempo che ha sorpreso il Benfica (e con Gatti che ha sfiorato pure il pareggio nel recupero). Tra gli utenti di Twitter c’è chi dice che la colpa non è solo di Allegri ma anche di certi giocatori in campo, ma per molti la via tracciata è solo una: puntare sui giovani. “Riportiamo Rovella a Torino, diamo fiducia ai giovani e ripartiamo, con qualcuno che li valorizzi in panchina. Costruire”, è la chiosa di Mattia, con cui chiudiamo questa rassegna.

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