Non c’è pace per Egan Bernal, nemmeno quando finalmente la luce sembrava essersi riaccesi dopo tre anni difficili, passati a riprendersi dal terribile incidente del gennaio 2022, quando in allenamento andò a scontrarsi a velocità sostenuta (oltre 60 km/h) con una vettura stradale. Il colombiano della Ineos Granadiers è infatti caduto durante la Clasica Jaen Paraiso Interior, gara spagnola famosa perché prevede alcuni tratti in sterrato (quasi un’anteprima di Strade Bianche e Roubaix), uno dei quali è risultato fatale al vincitore del Tour 2019, nonché del Giro 2021.
La caduta in discesa, la corsa in ospedale
E proprio al Giro, ma quello in partenza il prossimo 9 maggio dall’Albania, Bernal puntava dichiaratamente per tornare finalmente a sentirsi (oltre che ad essere) anche un corridore buono per fare classifica nei grandi giri. Un proposito adesso fortemente minato dalla frattura della clavicola riportata dopo la caduta, avvenuta in un tratto in discesa quando all’arrivo mancavano una decina di chilometri appena, che ha coinvolto una decina di corridori.
La gara è stata poi vinta da Michal Kwiatkowski, suo compagno di squadra, ma la preoccupazione generata dall’incidente (l’ennesimo) di Bernal ha subito preso il sopravvento anche in casa Ineos, perché forte è stato lo spavento, unito alla sensazione che l’ennesimo infortunio potesse in qualche modo minare la preparazione del colombiano, tornato a vincere una corsa scorse settimane dopo tre anni di attesa, imponendosi sia nella cronometro che nella prova elite su strada dei campionati nazionali.
Il comunicato e il recupero: niente Tirreno-Adriatico
La formazione britannica ha spiegato in un comunicato che “Bernal, a seguito di una valutazione approfondita effettuata in ospedale, ha riportato la frattura della clavicola destra. Rimarrà sotto le cure esperte del nostro team medico e verrà attuato un piano di recupero completo per favorire il suo ritorno agli allenamenti e alle gare”.
Di sicuro Egan salterà i prossimi appuntamenti che avrebbero dovuto vederlo al via, quindi la Vuelta a Andalucia, la Streade Bianche e la Tirreno-Adriatico. Difficile capire quando potrà tornare in sella: l’infortunio occorso nel 2022 ha spesso e volentieri condizionato le fasi di lavoro di Bernal, che adesso dovrà soprattutto trovare la forza per rialzarsi dopo l’ennesimo colpo basso subito dal destino.
Tra l’altro a Jaen il colombiano stava disputando una gara di assoluto rilievo: due volte era uscito dal gruppo dei migliori tentando l’affondo, poi in realtà si era capito che i suoi attacchi erano finalizzati anche e soprattutto a favorire il contropiede di Kwiatkowski, che non a caso è riuscito a finalizzare il lavoro di squadra vincendo la gara. Bernal nel 2025 puntava forte sul Giro, dove nelle intenzioni dovrà ricoprire il ruolo di capitano della Ineos: di tempo per recuperare ce n’è, ma il problema sarà ritrovare la giusta condizione per essere di nuovo competitivo.