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Berrettini ancora ko, per l'Italia sfuma il sogno United Cup

A Sydney la prima edizione del torneo misto per nazionali va agli Stati Uniti, che si impongono 4-0: dopo la resa di Trevisan contro Pegula e il ritiro di Musetti a Berrettini non riesce l'impresa contro Fritz

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Italia-Stati Uniti, 1-1 e… pallina al centro. Un mese e mezzo dopo l’impresa della squadra di Filippo Volandri, capace di eliminare gli Usa ai quarti di finale della Coppa Davis nel match giocato a Malaga e vinto 2-1 dagli Azzurri, è arrivata la rivincita dei portacolori stelle e strisce che si sono aggiudicati la prima edizione della United Cup.

Finale United Cup, Italia ko: allarme per Musetti

Nella finale, disputatasi a Sydney, della prima edizione del torneo misto per nazionali erede della ATP Cup gli Usa hanno superato l’Italia con un secco 4-0, rendendo quindi inutile la disputa del doppio misto. Agli Stati Uniti sono in realtà bastati i punti raccolti da Jessica Pegula contro Martina Trevisan e da Taylor Fritz, che nel terzo match ha superato in due set Matteo Berrettini. In mezzo, l’amaro ritiro di Lorenzo Musetti, costretto ad alzare bandiera bianca nelle prime battute del secondo set del match contro Frances Tiafoe, dopo aver perso il primo per 6-2. Nel quarto e ormai ininfluente match Lucia Bronzetti è stata sconfitta per 6-3, 6-2 da Madison Keys.

Insomma, per l’Italia oltre al danno c’è la beffa, dal momento che si allungano ombre circa la partecipazione del carrarino agli imminenti Australian Open, il primo Slam della stagione al via il 16 gennaio. Come anticipato dal coach di Lorenzo, Simone Tartarini, l’infortunio di Musetti sarà approfondito nelle prossime ore, ma la preoccupazione è inevitabile e per i colori italiani si aggiunge a quella per Jannik Sinner, costretto al ritiro nei quarti del torneo di Adelaide contro Sebastian Korda a causa di un infortunio all’anca.

Italia sconfitta in finale di United Cup: Martina Trevisan non si ripete

All’Italia non è riuscito quindi il miracolo bis dopo quello compiuto in semifinale contro la Grecia, dove a trascinare gli Azzurri era stata l’ispirazione di Martina Trevisan, capace di battere la numero sei del mondo Maria Sakkari.

Contro Pegula, numero 3 del ranking WTA, la fiorentina ha pagato la stanchezza e l’oggettiva superiorità della statunitense, che ha dominato un match chiuso in poco più di un’ora e mezza. Martina ha ceduto per 6-4, 6-2, tradita dai troppi errori al servizio (appena il 46% di punti vinti con la battuta), arma ben sfruttata invece dalla 28enne di Buffalo. Il cuore di Martina si è spinto fino al break nel settimo gioco del secondo set, ma a giochi ormai fatti e sul 5-2 Pegula non ha tremato regalando alla propria squadra il primo punto.

Il secondo è arrivato a tavolino grazie al ritiro di Musetti, che aveva perso il primo set contro Tiafoe per 6-2 pur avendo lottato alla pari con il numero 17 del mondo, costruendosi tre palle break nel secondo game, punto di svolta del match dal momento che nel gioco successivo lo statunitense ha strappato il servizio a Lollo.

Sotto di due punti l’Italia ha provato ad aggrapparsi a Matteo Berrettini, ma il romano non è riuscito a superare Taylor Fritz, impostosi al termine di due combattuti tie break, persi a 4 e a 6 dal finalista di Wimbledon 2021. Nella sfida tra “bombardieri” Matteo è stato superato da uno dei pochi avversari nel circuito in grado di tenergli testa nel servizio: ben 15 gli aces di Fritz contro i 7 di Berrettini, ma a fare la differenza è stato l’87% di punti ottenuti con la prima da Taylor.

United Cup, il bilancio: la rinascita del tennis statunitense, Berrettini preoccupa

Va quindi in archivio la prima edizione della United Cup, che per molti è stato un torneo di preparazione agli imminenti Australian Open. Il torneo ha regalato match spettacolari e sembra poter avere un futuro, a patto di rivedere la formula delle fasi preliminari, troppo complessa. Per l’Italia il bilancio è nel complesso positivo, considerando l’assenza di Jannik Sinner. Trevisan si è confermata in crescita e Musetti una certezza, ma non può che preoccupare la forma di Berrettini che a pochi giorni dal primo Slam della stagione è ancora lontano dalla condizione ideale dopo il travagliato 2022.

Il terzo ko in tre partite contro Fritz segue la sconfitta contro Tsitsipas: avversari oggi superiori a Matteo, che può crescere solo giocando. Quanto al tennis statunitense, il successo ne conferma l’ormai definitiva rinascita ad alti livelli in campo femminile e maschie, se è vero che il team Usa era l’unico nella United Cup ad essere formato solo da giocatori nella top 20 di entrambi i ranking.

Berrettini ancora ko, per l'Italia sfuma il sogno United Cup Fonte: Getty Images

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