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Berrettini: “Sinner mi è rimasto accanto. Io mi sento quasi al 100%, affascinante lavorare con Roig”

Nel giorno della celebrazione di Sinner e compagni al Quirinale, Berrettini rilascia delle interessanti dichiarazioni riguardanti la sua condizione fisica, il suo rapporto con Jannik e l'importanza dei recenti successi del tennis italiano

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Dopo essere andato in panchina a tifare sia a Bologna che a Malaga, Matteo Berrettini non poteva certo mancare oggi al Quirinale per la celebrazione davanti al presidente Mattarella della squadra che ha trionfato in Coppa Davis lo scorso novembre a distanza di 47 anni dalla prima, e fino ad allora, unica volta. In seguito all’evento il tennista romano ha anche parlato delle proprie condizioni fisiche, del suo rapporto con l’uomo del momento, Jannik Sinner, e dell’importanza dei recenti successi del tennis italiano.

Le sue condizioni

Assente dal secondo turno degli ultimi US Open, risalenti allo scorso 31 agosto, Matteo Berrettini non vede l’ora di tornare in campo, soprattutto dopo il forfait dell’ultimo minuto agli Australian Open. Queste le parole del classe ’96 sulle sue condizioni e sul nuovo allenatore: “Mi sento meglio, ma non ancora al 100%. Nei prossimi giorni valuteremo assieme al team medico le prossime tappe. L’obiettivo è stare in campo tanto tempo per tutto l’anno, senza questi stop che mi massacrano il corpo e pure la mente. Con Francisco Roig sta procedendo bene, è affascinante perché è differente da come ero abituato. Dopo tanto tempo è fondamentale trovare stimoli nuovi. Non tutto è andato come desideravamo visto che non sono riuscito a giocare, ma ho comunque sensazioni positive”.

Il rapporto con Sinner

Il tennista romano ha parlato del suo rapporto con Sinner, che non si è mai scordato di lui, tanto da menzionarlo anche durante il successo in Davis a Malaga: “Ho apprezzato molto quanto detto da Jannik perché so che è sincero. Abbiamo una bellissima amicizia, forse addirittura ancora di più in questo ultimo periodo. Mi è rimasto accanto anche dopo Malaga, abbiamo chiacchierato a lungo. Siamo differenti ma anche simili”.

I trionfi in Coppa Davis e agli Australian Open

Berrettini ha anche parlato dell’importanza dei traguardi raggiunti dal tennis italiano nell’ultimo periodo: “I ragazzi si sono meritati il successo in Davis, mi sono goduto un bellissimo momento di tennis. Sinner ha compiuto un miracolo, sfrutterò questa energia anche io. Jannik ha vinto uno Slam, ma il rinascimento italiano era ripartito da Fognini e Cecchinato. E’ un periodo raro per il tennis, ma anche per gli altri sport”.

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