Una vittoria che sa di Coppa Davis. C’era grande attesa per vedere all’opera il doppio composto da Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego a Indian Wells, e i due azzurri non hanno disatteso le aspettative. Una prova di carattere con il piemontese che ha dimostrato di essere molto solido in questa specialità mentre il romano si è affidato al suo servizio.
- Berrettini e Sonego: la vittoria contro gli specialisti
- La sconfitta con Tsitsipas
- Le critiche di Bertolucci
Berrettini e Sonego: la vittoria contro gli specialisti
La curiosità di vedere all’opera Lorenzo Sonego e Matteo Berrettini andava di pari passo con la certezza che i due azzurri partivano come sfavoriti contro la coppia formata dal croato Nikola Metkic e dal neozelandese Michael Venus, numero 5 del seeding nel torneo statunitense e considerati come degli specialisti del doppio. Invece gli azzurri sono stati capaci di comandare il match sin dal primo set tenendo sempre delle percentuali di prime molto alte (a differenza de loro avversari) e collezionando break point (9 complessivamente). Prova da sottolineare soprattutto quella di Lorenzo Sonego, che lancia un messaggio a Volandri anche in chiave Davis Cup.
La sconfitta con Tsitsipas
Inutile nascondersi, il ko di Matteo Berrettini contro il greco Tsitsipas ha lasciato i tifosi del tennista romano con l’amaro in bocca. La stagione non è cominciata male per Martello che però dimostra troppe oscillazioni di rendimento. Alla fine della partita è stato lui stesso a parlare degli errori commessi soprattutto dal punto di vista dell’approccio mentale: “Sono rimasto sorpreso dalle condizioni che ho trovato rispetto al match precedente e ho fatto fatica ad adattarmi. La cosa che mi è dispiaciuta è stata quella di non aver avuto la reazione che speravo in termini di atteggiamento”.
Le critiche di Bertolucci
Dopo la sconfitta contro Tsitsipas, erano arrivate delle critiche piuttosto severe nei confronti di Berrettini da parte dell’ex capitano di Davis, Paolo Bertolucci: “I primi errori gli hanno creato un sacco di problemi in testa che non è mai uscito a risolvere. Per tre volte a rete invece di giocare una volée abbastanza comoda ha giocato una timorosa stop volley che poi non era tanto stop. Sempre delle vie di mezzo per cui perdi il punto e questa cosa non è pensabile. Ha messo subito la testa sott’acqua e da lì non è mai riuscito a venirne fuori. C’è tanto da lavorare per Berrettini”.