L’appuntamento è per domani alle ore 17: tre match (o forse due) che desiderano se l’Italia riuscirà a centrare per il secondo anno consecutivo la qualificazione alla finale della Billie Jean King Cup. Le azzurre sfidano una squadra fortissima con la presenza in campo della numero 2 al mondo Iga Swiatek e vanno a caccia di un impresa in un confronto che almeno sulla carta le vede sfavorite alla vigilia.
- Paolini sfida Swiatek: il cemento può dare una mano
- Jas: un salto nelle sue origini
- Cocciaretto, Bronzetti o Trevisan: la scelta di Garbin
Paolini sfida Swiatek: il cemento può dare una mano
Jasmine Paolini è chiamata ancora una volta a vestire i panni della trascinatrice. Già contro il Giappone è stata la toscana il punto di riferimento della squadra azzurra, la sconfitta di Elisabetta Cocciaretto nel primo singolare ha messo subito la squadra azzurra di fronte a un bivio importante con Jasmine che prima in singolare e poi in doppio con Sara Errani ha dato la spinta verso la vittoria e verso la semifinale.
Ora il compito si fa ancora più difficile visto che la numero 4 al mondo dovrà provare a superare Iga Swiatek, seconda nel ranking e per tanti mesi dominatrice assoluta della classifica. Certo il cemento non è la superficie ideale della polacca che dà il meglio di sé sulla terra rossa ma rimane un’avversaria di altissimo livello. Proprio sul rosso del Roland Garros Iga ha spezzato i sogni di Jasmine nella finale dello slam francese con una prestazione dominante. Ma sul cemento indoor di Malaga e in una competizione a squadre la storia potrebbe essere diversa. Swiatek fino a questo momento è stata fondamentale per la Polonia sia con la Spagna che contro la Repubblica Ceca, vincendo sia in singolare che in doppio.
Jas: un salto nelle sue origini
Quella di domani sarà una sfida molto particolare anche per Jasmine Paolini, legata a doppio filo alla Polonia. La mamma della tennista toscana, Jacqueline Gardiner, è infatti per metà polacca e per metà ghanese, un legame forte al punto che Jas parla fluentemente anche la lingua e in tante occasioni ha “duettato” proprio con Swiatek nella sua lingua di origine.
Cocciaretto, Bronzetti o Trevisan: la scelta di Garbin
Tutto nelle mani di Jasmine? Forse sarà così ma l’Italia ha il dovere di provarci anche con le altre azzurre che compongono la squadra. Tathiana Garbin, la capitana, ha tra le mani una scelta piuttosto delicata. Contro il Giappone, Elisabetta Cocciaretto era partita molto bene dando la sensazione di poter portare a casa la vittoria prima di calare drasticamente nel secondo e nel terzo set. La scelta più ovvia va nella direzione di Lucia Bronzetti che sul cemento ha avuto una buona stagione ed è una superficie che le ha dato soddisfazione nel corso del tempo, mentre sembra decisamente improbabile un impiego di Martina Trevisan reduce da un’annata decisamente negativa.
Dalla parte opposta della rete si attendono le decisioni del capitano Dawid Celt. Contro la Spagna è toccato a Magda Linette che poi è stata tenuta a riposo contro la Repubblica Ceca, dove invece è stato il turno di Frech, uscita però sconfitta. La 32enne Linette è una giocatrice molto solida e ostica ma non imbattibile e potrebbe rappresentare la migliore occasione delle azzurre per costruirsi un vantaggio.