La situazione in casa Bologna non è al momento delle più rosee. Quartultima posizione in classifica con soli sei punti fatti in otto partite. E con Thiago Motta, subentrato a Sinisa Mihajlovic, che ha perso le sue prime due partite sulla panchina rossoblù contro Empoli e Juventus. Il rapporto fra il tecnico e gli ultras del club è già arrivato ai ferri corti, con una dura contestazione che si è verificata giovedì a Casteldebole.
- Incontro acceso fra squadra e ultras
- Le minacce nei confronti di Motta
- Evitato per poco lo scontro fisico
Incontro acceso fra squadra e ultras
Come riporta Il Corriere dello Sport, quella passata è stata una giornata molto delicata per il Bologna con dei sostenitori del club, circa una quindicina, che intorno a mezzogiorno hanno criticato in maniera forte il tecnico e la squadra. Era un incontro concordato, ma gli animi si sono accesi subito.
Un duro scontro con parole grosse e il confronto tra le parti è diventato così poco amichevole. C’erano tutti i giocatori rossoblù, i membri dello staff tecnico e buona parte della dirigenza. Incontro che si è surriscaldato, con le urla che si sentivano anche al di fuori del centro sportivo di Casteldebole.
Le minacce nei confronti di Motta
Gli ultras del Bologna non ci sono andati leggeri con le parole: “È l’ultima volta che veniamo qui bonariamente. Non solo per i risultati carenti, ma soprattutto per l’atteggiamento in campo dei giocatori”. Allora Thiago Motta ha detto subito in modo stizzito: “Cos’è, una minaccia?“.
Un vero e proprio botta e risposta, che ha portato i sostenitori del club a dire: “A Bologna non funziona come allo Spezia“, parlando così dell’esperienza fatta dal tecnico nella passata stagione. Motta, che aveva appena terminato la seduta di allenamento, ha poi fatto da scudo alla squadra.
Evitato per poco lo scontro fisico
L’atmosfera è diventata incandescente e per davvero poco non si è arrivati allo scontro fisico. I tifosi hanno detto che per atteggiamento Arnautovic e Medel dovrebbero giocare sempre, ma proprio il cileno in quel momento ha frainteso ed è scattato. Poi l’attaccante e De Silvestri hanno provato a fare da paciere.
Il clima è rimasto teso, ma lo scontro fisico è stato evitato. Anche se gli ultras hanno specificato di voler vedere un cambio d’atteggiamento nelle prossime due partite contro Sampdoria e Napoli. La risposta della squadra potrà arrivare già sabato sera in casa contro i blucerchiati.