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Borriello, basta Ibiza: "Torno in Italia a studiare calcio". E indica i due attaccanti più forti della Serie A

Ritorno in Italia vicino per Marco Borriello: l'ex bomber di Milan, Roma e Juventus non molla l'Ibiza ma è pronto a rimettersi in gioco in Serie A. E incorona Lautaro e Zirkzee.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Cinque anni a Ibiza, forse la location ideale per Marco Borriello. Calciatore sì, anche di buon livello. Ma pure seduttore e amante della movida. Un mix perfetto, a cui però adesso l’ex scugnizzo di San Giovanni a Teduccio, periferia orientale di Napoli, ha deciso di dire basta. I tempi sono maturi per tornare in Italia. Dove? Chissà. Studierà, affinerà la sua cultura calcistica. E si rimetterà in gioco.

Borriello, nuova vita in Italia

L’occasione buona per rivelare la sua “nuova vita” è data a Borriello dall’intervento in diretta a Radio Tv Serie A con Rds. “Ora ho voglia di rimettermi in gioco, mi sono riposato abbastanza dopo cinque anni“, spiega. “Penso che mi avvicinerò alla penisola per tornare a toccare un po’ di calcio. Inizierò a studiare, bisogna prepararsi per essere all’altezza di quello che si vuole fare o si sceglie di essere”.

E Ibiza? Continuerà a seguirne le sorti e a essere fattivamente impegnato nella conduzione della squadra e del progetto. Ma da lontano: “Abbiamo iniziato un progetto a livello societario che mi ha portato ad oggi a essere consigliere e Ambassador. Lo scorso anno siamo retrocessi, ma oggi siamo primi nel campionato di serie C e io continuo a confidare nel progetto e sono sicuro che faremo grandi cose”.

I migliori allenatori? Gasp e Conte

Dal presente di Borriello a quello della Serie A. L’ex centravanti, tra le altre, di Milan, Roma e Juventus non ha dubbi nell’indicare i due migliori attaccanti della Serie A: “Ad oggi i due attaccanti più forti che ci sono in serie A sono Lautaro e Zirkzee“. E Osimhen? Niente, non fa parte della coppia di testa. Tra gli allenatori, invece, parole al miele per Gasperini e non solo: “Tra i migliori allenatori che ho avuto cito Gasperini che a livello tecnico mi ha lasciato tantissimo, è un maestro di calcio. Con lui sarei potuto diventare capocannoniere entro fine stagione, ma mentalmente mollai quando ad aprile firmai per il Milan. Conte è a pari merito con Gasperini: lui dal punto di vista tattico è impareggiabile.

Il retroscena sui compagni con cui ha litigato

Quindi una rivelazione: in qualche circostanza è venuto addirittura alle mani con dei compagni di squadra. “Tra compagni capita che ci siano screzi, nello spogliatoio, è normale”, spiega Borriello. “Ma è proprio con quelli con cui sono andato alle mani che poi sono diventato davvero amico, anche fuori dallo spogliatoio. Io sono uno che non porta rancore anche perché in campo bisogna andare oltre e fare gioco di squadra sempre e con chiunque“.

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