Una prima edizione che promette bene anche se il maltempo ha rovinato un po’ i piani del Brescia Gran Prix. La prima volta del meeting in terra lombarda vedeva ai nastri di partenza tanti atleti di primissimo livello, il pubblico ha risposto presente nonostante le condizioni meteo siano state poche clementi con gli spettatori e soprattutto con gli atleti ai nastri di partenza.
- Simonelli ritrova il sorriso sul bagnato
- Folorunso vince i 400 ostacoli, delusione Tecuceanu
- Fabbri: show a Zagabria poi il post polemico
Simonelli ritrova il sorriso sul bagnato
Condizione meteo difficili, soprattutto sugli ostacoli dove vento e pioggia di certo non sono i migliori amici degli sprinter. Lorenzo Simonelli ha attraversato un momento difficile dopo la delusione delle Olimpiadi di Parigi con alcune prestazioni decisamente al di sotto delle attese sia a Roma che a Zurigo. Due prove distanti dai livelli a cui l’azzurro aveva abituato tutti nell’ultimo anno e che non gli hanno permesso di qualificarsi alle finali di Diamond League di Bruxelles. A Brescia, in condizioni complicate però il romano ha messo tutti in fila vincendo con il tempo di 13”39 nonostante il forte vento contro.
Folorunso vince i 400 ostacoli, delusione Tecuceanu
Ayomide Folorunso non ha ancora concluso le sue fatiche. L’azzurre sarà in pista anche a Bruxelles per l’atto conclusivo della Diamond League ma intanto si prende la soddisfazione di vincere i 400 ostacoli con il tempo di 55”43 davanti alla belga Hanne Claes. Negli 800 metri maschili c’era grande attesa per Catalin Tecuceanu con l’azzurro che da tempo insegue, invano al momento, il record italiano. Brescia poteva essere l’occasione giusta ma le condizioni meteo e forse anche una forma in fase calante non sono state d’aiuto con Tecu che ha deciso di fermarsi dopo 400 metri, terzo posto per l’altro azzurro Francesco Pernici con il tempo di 1’45”89, stesso risultato anche per Elisa Coiro nel doppio giro di pista al femminile con il tempo di 2”01”55.
C’era grande attesa anche per il botswano Letsile Tebogo, senza dubbio l’atleta più importante nella tappa di Brescia del Continental Tour: la vittoria è arrivata con un tempo non esaltante: 20”66. Ma le condizioni della pista e il vento hanno giocato un ruolo così come le tante gare sulle gambe dell’atleta che ha conquistato l’oro a Parigi nei 200 metri.
Fabbri: show a Zagabria poi il post polemico
Super prestazione di Leonardo Fabbri a Zagabria anche se valgono solo il quarto posto. Nella tappa del Continental Tour in Croazia, l’azzurro supera per la 13esima volta in stagione quota 22 metri co un ottimo 22,24 a non riesce a salire sul podio visto che Ryan Crouser (22,93), Payton Otterdahl (22,46) e Rajindra Campbell (22,31) fanno meglio di lui. Per lui il prossimo appuntamento saranno le finali di Diamond League ma prima arriva un post che dà la sensazione della polemica come a voler rispondere ad alcune critiche arrivate dopo Parigi: “Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce” con tanto di foto in cui mostra le orecchie.