Collegata via video da Torino col media day della Fisi di scena all’Armani Hotel di Milano, Federica Brignone ha fatto il punto sulla prima fase della riabilitazione post intervento. La campionessa valdostana, vittima ai Campionati Italiani in Val di Fassa di una rovinosa caduta durante la seconda manche del gigante in cui ha rimediato la frattura di tibia e perone e la rottura del legamento crociato del ginocchio destro, ha aggiornato sulle sue condizioni e ha azzardato qualche previsione sul ritorno in pista. Non propriamente rassicuranti le sue aspettative sulle Olimpiadi di Milano-Cortina.
- Brignone, al via la fisioterapia a Torino
- La speranza della Tigre: "Sono super positiva"
- Olimpiadi? La priorità di Brignone è un'altra
Brignone, al via la fisioterapia a Torino
Super Fede ha spiegato di sentirsi meglio rispetto a qualche giorno fa: “Sto bene, non pretendo di non avere dolore ma onestamente pensavo molto peggio“. Al via il lavoro specifico post operatorio: “Ho iniziato la fisioterapia a Torino, sento di migliorare ogni giorno un pochettino, adesso il mio focus è principalmente quello. Annoiarmi? Macché. Non ho ancora avuto modo e tempo di farlo. Oggi è il primo giorno di fisio, dobbiamo organizzare nel dettaglio il lavoro e poi vedere cosa fare”.
La speranza della Tigre: “Sono super positiva”
La certezza è che Brignone non ha alcuna intenzione di arrendersi. Non l’ha mai fatto in tutta la sua carriera, non intende farlo adesso che ci sono obiettivi importanti e prestigiosi in ballo. “Io sono super positiva, non si può tornare indietro e devo solo vivere nel miglior modo possibile la condizione in cui mi trovo. Devo lavorare procedendo per step, dando il massimo per guarire il più velocemente possibile. Soprattutto, devo pensare a rientrare nel modo migliore”.
Olimpiadi? La priorità di Brignone è un’altra
Le aspettative legate al rientro non sono certo immediate: “Non so quando potrò tornare sugli sci, non lo sanno nemmeno i medici. Prima c’è da pensare alla parte ossea, poi vedremo se sistemare il resto. Dipende da come reagisce il mio fisico, vista la condizione della tibia prima di 4-5 mesi tornare sugli sci è impossibile. Il primo step? Gli esami dopo 45 giorni dall’intervento. Poi si vedrà”. Quanto ai legamenti: “Dobbiamo aspettare per vedere come sta la tibia, prima devo tornare a camminare, poi vedremo. Milano-Cortina? Devo solo pensare a guarire per poter tornare ad allenarmi. Quel pensiero c’è, non dico sia lontano, ma in questo momento sono focalizzata su altro”.